sabato 29 settembre 2007
giovedì 27 settembre 2007
PARLIAMO DI DONNE (e pensioni)
Pubblicato da angela padrone alle 09:26 10 commenti
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mercoledì 26 settembre 2007
CONTRATTO UNICO, QUESTO SCONOSCIUTO
"Nella nostra proposta - dicono Boeri e Garibaldi - il contratto ha tre fasi: la prova, l'inserimento e la stabilità". Dopo il periodo di prova di sei mesi e fino al terzo anno, "il lavoratore è coinvolto in un periodo di inserimento in cui viene tutelato dalla protezione indennitaria (da due a sei mesi di salario) nel caso di licenziamento economico....Al termine del terzo anno, l'obbligo di reintegrazione viene esteso anche ai licenziamenti economici senza giusta causa." Gli altri tipi di contratti, aggiungono gli autori, "rimangono, ma devono essere compatibili con gli standard minimi...in termini di salario minimo orario e contributi previdenziali obbligatori".
Credo che sia una base di discussione importante, anche se mi piacerebbe un confronto con Michele Tiraboschi che in suo articolo di pochi giorni fa scriveva: "...Sul piano progettuale riscuote oggi un discreto successo la proposta del contratto unico in tre tempi: prova, inserimento, stabilità. A noi pare che questa forma di lavoro già esista sulla carta, anche se poco e male applicata dalle norme regionali e dai contratti collettivi. È il nuovo apprendistato della Legge Biagi, che è infatti un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ma senza articolo 18, che prevede una prova, un inserimento in modalità formativa e infine, al termine del periodo di apprendimento, la possibilità di stabilizzazione senza soluzione di continuità".
Ci sono però altri due passaggi dell'articolo di Tiraboschi che mi hanno colpito. Il primo riguarda la sovrabbondanza di norme che alla fine non fanno contento nessuno:
"...Anche dopo le recenti innovazioni apportate dalle Leggi Treu e Biagi è palese, e non solo nei settori maggiormente esposti alla competizione internazionale, l’insofferenza verso un corpo normativo sovrabbondante ed ostile che, pur senza dare vere sicurezze a chi lavora, intralcia inutilmente il dinamismo dei processi produttivi e l’organizzazione del lavoro. Così, se per un verso i lavoratori chiedono maggiori e più incisive tutele, le imprese reclamano a loro volta maggiore flessibilità e un quadro di regole meno invasivo".
Il secondo mette in guardia da imposizioni di legge formali che poi il mercato si incarica puntualmente di eludere, senza quindi portare grandi vantaggi:
"La verità è che lavoratori e imprese hanno oggi bisogno di un quadro di regole semplici, sostanziali più che formali, accettate e rispettate in quanto contribuiscano a cementare rapporti di fiducia e un clima di fattiva collaborazione nei luoghi di lavoro. Una economia competitiva fondata sulla conoscenza - scrive Tiraboschi - deve cioè poter contare su lavoratori il cui potere contrattuale poggi sulla loro qualità professionale e capacità di adattamento piuttosto che su di un sistema di garanzie ingessate. Questa è la vera stabilità del lavoro. Una stabilità basata su un sistema di convenienze reciproche piuttosto che su formalistiche imposizioni di legge, che vengono poi largamente superate nei processi normativi reali, se è vero che l’articolo 18 trova applicazione per una cerchia sempre più ristretta di lavoratori e, comunque, nulla può quando una impresa chiude o delocalizza".
In biologia e anche in cibernetica esiste il concetto di omeostasi che io trovo affascinante: è la capacità dell'organismo ( o di un sistema complesso) di conservare una stabilità al suo interno, data da alcuni processi regolativi e controregolativi che si attivano a ogni variazione delle condizioni esterne.
Che vuol dire? Vuol dire che in un sistema organico (e in senso lato un sistema sociale ed economico certamente si può definire "organico") le parti cercheranno sempre un sistema per rimanere più o meno come erano, anche se qualcosa dall'esterno (in questo caso una legislazione astuta) cerca di modificarlo. Il rischio che l'eccesso di regolazione spinga alcune fasce di lavoratori e di aziende verso il lavoro nero, l'elusione più o meno ampia, l'utilizzo di escamotage, o che semplicemente ne impedisca i movimenti, credo che sia sempre in agguato. Comunque meno male che si comincia a discutere su qualcosa di nuovo.
Pubblicato da angela padrone alle 10:01 1 commenti
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martedì 25 settembre 2007
TEST TRUCCATI, COLPO BASSO O COLPO DI GRAZIA?
Pubblicato da angela padrone alle 09:57 2 commenti
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lunedì 24 settembre 2007
INTERVISTA SU ROMA UNO
All'interno della trasmissione Iceberg dalle 21 alle 23 di stasera su Roma Uno potete seguire un dibattito sul lavoro e la legge Biagi e un'intervista a me sul libro "Precari e contenti". Aprire qui
Pubblicato da angela padrone alle 20:04 0 commenti
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domenica 23 settembre 2007
PRECARI E CONTENTI A "VIVA VOCE"
Pubblicato da angela padrone alle 09:47 3 commenti
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sabato 22 settembre 2007
"E SE SI ABOLISSE LA LEGGE BIAGI?"
Sul sito della fondazione Marco Biagi troverete il bollettino settimanale n. 31, con parecchie cose interessanti. La prima è un articolo di Michele Tiraboschi, uscito ieri anche sul Sole 24 ore il quale notando come si comincia a discutere di contratto di lavoro unico senza distinzioni tra tempo determinato e indeterminato, come vuole fare Sarkozy in Francia, dice che questa tipologia già esiste nella legge Biagi, ed è il nuovo apprendistato. Leggetelo.
L'altro è un pezzo, direi provocatorio fin dal titolo: "L'abolizione della legge Biagi come strumento di cambiamento del mercato del lavoro". L'autore, Dennis Calabrese, che si capisce assolutamente a favore della legge Biagi, parter da una constatazione sulla quale credo che siamo tutti d'accrdo: il mercato del lavoro italiano è un malato "gravissimo e cronico". Da tempo immemore, direi io. Si prosegue constatando come oggi la discussione si sia isterilita intorno al dilemma sì alla legge Biagi-no alla legge Biagi. Ognuno corre dietro alla propria bandiera, senza ragionare. E conclude: "ritengo che paradossalmente, proprio l'abolizione della legge Biagi potrebbe essere lo strumento attraverso il quale scardinare il sistema, facendo emergere le contraddizioni intrinseche dello stesso". Forte, eh ?! "Ma cosa accadrebbe se domani la legge Biagi non esistesse più?- contonua Calabrese. - Milioni di disoccupati? L'economia italiana che crolla? Non credo. Con buona probabilità soltanto migliaia di lavoratori che continuerebbero a fare ciò che fanno oggi, ma senza dichiararlo al fisco." La conclusione è che le contraddizioni dei detrattori della legge emergerebbero proprio dall'abolizione della legge. Aggiungerei: non saprebbero più con chi prendersela. E' vero. Ma Marco Biagi non merita neanche questo, quindi io sono nonostante tutto contraria. Anche se devo dire che l'ide a è perfetta.
Sul bollettino, poi troverete anche due ampi stralci del mio libro, "Precari e contenti", Marsilio. Per chi volesse farsi un'idea prima di sborsare la ciclopica cifra di 14 euro. ;-D
Pubblicato da angela padrone alle 10:17 8 commenti
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giovedì 20 settembre 2007
FRATELLI PRECARI IN SPAGNA E FRANCIA
Pubblicato da angela padrone alle 11:00 10 commenti
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mercoledì 19 settembre 2007
PRECARI E CONTENTI ALLA ZANZARA
Pubblicato da angela padrone alle 11:41 10 commenti
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martedì 18 settembre 2007
SCUOLA O SQUOLA, L' OCSE CI BOCCIA
Pubblicato da angela padrone alle 23:55 3 commenti
lunedì 17 settembre 2007
I LIBRI, LA SCUOLA E GRILLO
AGGIORNATO
Pubblicato da angela padrone alle 00:01 1 commenti
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venerdì 14 settembre 2007
SI' IL LIBERISMO PUO' ESSERE DI SINISTRA
Comunque l'argomento è più serio. Oggi molti di noi parlano di una sinistra conservatrice (esempio: la difesa dei pensionati contro il famigerato scalone). E tempo fa mi entusiasmai per un articolo di Luca Ricolfi sulla "dialettica dell'egualitarismo", che diceva: c'è un punto di non ritorno oltre il quale l'ugualitarismo si rovescia in generatore di ingiustizia...... nonché per un pezzo altrettanto illuminante sull'innovazione, il merito troppo trascurato e la sinistra conservatrice, di Nicola Rossi.
Pubblicato da angela padrone alle 17:40 2 commenti
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mercoledì 12 settembre 2007
TRA LA FIOM E GRILLO...SI PERDE LA RAGIONE
Pubblicato da angela padrone alle 17:04 1 commenti
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martedì 11 settembre 2007
SU RAI DUE PRECARI INSONNI
In compenso stasera dovrebbe essere più semplice sentire "Insonnia" programma di chiacchiere su Radio Due (nella foto Stefania Orlando, sarà lei a condurre?). L'argomento è la vita precaria, si parlerà anche del mio libro che proprio domani dovrebbe cominciare ad arrivare nelle librerie. L'ora da insonni è ovviamente dopo mezzanotte, forse dopo mezzanotte e mezza. Io sto alzata, nonostante che la sveglia mi aspetti domani mattina alle sette, non so voi. In collegamento , oltre me, ci dovrebbero essere anche il sociologo De Masi e i due autori di Generazione mille euro, Alessandro Rimassa e Antonio Incorvaia, nonché una giovane autrice che parlerà di amore precario, argomento però su cui casca male ( o bene) perché è come il calcio: siamo esperti tutti!
Pubblicato da angela padrone alle 18:45 5 commenti
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lunedì 10 settembre 2007
PRECARI E CONTENTI SU ISORADIO
Pubblicato da angela padrone alle 18:44 0 commenti
Etichette: isoradio, passione, precari e contenti
"LARGO AI GIOVANI".... FA VERAMENTE RIDERE
Pubblicato da angela padrone alle 12:16 4 commenti
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venerdì 7 settembre 2007
"SVENTURATO IL PAESE CHE HA BISOGNO DI UN COMICO COSI'"
Pubblicato da angela padrone alle 11:15 13 commenti
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giovedì 6 settembre 2007
AVREI BISOGNO DI UNA ...MOGLIE?!
Aggiungo, come provocazione ma non troppo, che essendo io una mamma-single, credo di conoscere un po' tutti i risvolti della faccenda (come tentare di fare la madre, come tentare di fare il padre, e quanto contano i nonni)....ma soprattutto sappiate che molto spesso, sopraffatta dalla quantità di cose a cui pensare, mi sono trovata a gridare: "Quanto vorrei una moglie!" Leggete anche quello che scrive Livio Martucci...
mercoledì 5 settembre 2007
GUARDIAMO COSA SUCCEDE IN FRANCIA, STANNO PEGGIO DI NOI
Pubblicato da angela padrone alle 08:48 1 commenti
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lunedì 3 settembre 2007
MI RICORDO.... IL LAVORO NEGLI ANNI '80
Pubblicato da angela padrone alle 00:10 4 commenti
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sabato 1 settembre 2007
QUANTO CI COSTANO I FANNULLONI...
Pubblicato da angela padrone alle 19:18 2 commenti
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