sabato 15 novembre 2008

DONNE E PENSIONI /2

Torno sull'argomento donne e pensioni, per riportare qui l'articolo che ho scritto in proposito sul Messaggero.
Aggiungo, rispondendo ad alcuni commenti al post precedente, alcune osservazioni:
1) nessuno può essere "compensato" per tutto ciò che gli tolgono durante la vita, soprattutto se c'è ancora tempo per rimediare. Meglio dare prima il giusto e poi trattare tutti uguali.
2) le donne (e non "la donna" che per fortuna non esiste) sono per l'appunto stufe di fare il doppio o il triplo lavoro, consentendo così a qualcun altro di dedicarsi completamente a uno solo, e èpoi magari fare carriera o coltivare i propri hobby
3) è necessario che tutti vengano trattati in modo paritario, rimuovendo gli ostacoli che impediscono alle donne, nel corso della loro vita, di avere le stesse chance dei maschi anche sul lavoro
4)anche i maschi dovrebbero fare tutta la loro parte di secondo e terzo lavoro, occupandosi di figli e anziani parenti
5) le donne alle quali viene graziosamente concesso di andare in pensione prima non si rendono conto che poi saranno povere, perché gli assegni sono bassi e lo diventeranno ancora di più dopo 20 anni.

giovedì 13 novembre 2008

DIVERSE ETA' DELLA PENSIONE PER UOMINI E DONNE. CONDANNATA L'ITALIA


La Corte di Giustizia Europea ha condannato l'Italia per la discriminazione tra uomini e donne, dovuta alla diversa età di accesso alle pensioni di vecchiaia: 60 er le donne 65 per gli uomini. Ne avevamo già parlato qui a proposito della campagna dei radicali: equiparare, innalzare.

mercoledì 5 novembre 2008

OBAMA E ANN





Il nuovo presidente degli Stati Uniti, nella nottata della sua vittoria, ha fatto un discorso nel quale non ha citato Martin Luther King, non ha sottolineato il fatto di essere il primo presidente di colore della storia americana. Non ha parlato della sua opponente, Hillary Clinton, che pure avrebbe fatto storia se fosse stata eletta, ma che lo ha aiutato ad ottenere il supporto delle donne democratiche.
Ma, alla fine del suo discorso Barack Obama ha raccontato la storia di Ann Nixon Cooper, una signora di 106 anni, che per lungo tempo nella sua vita non ha potuto votare, per due motivi: perché donna e perché nera. Stavolta lo ha fatto. Sarebbe stato bello che Obama rendesse omaggio più esplicitamente alle donne, ai neri, ai giovani, che lo hanno portato alla Casa Bianca. Lo ha fatto solo indirettamente e in modo molto soft. Vuole essere, giustamente, il presidente di tutti. Speriamo, però, che non dimentichi coloro che hanno messo in moto il cambiamento e che più ne hanno bisogno.

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