PARLIAMO DI DONNE (e pensioni)
Domani a Radio Radicale parleremo di pensioni, e di donne. Emma Bonino da un bel po' di tempo si batte per l'equiparazione dell'età pensionaibile di uomini e donne a 65 anni. Sembra paradossale: una storica paladina dei diritti delle donne chiede una cosa che sembra aggravare un po' le donne, ora "privilegiate" (almeno in questo, dicono tante) dall'età della pensione di anzianità a 60 anni, rispetto ai 65 degli uomini. Ma è proprio così? E' un vantaggio per le donne andare in pensione a 60 anni ?
I radicali hanno presentato una mozione alla Camera nella quale sotto la dicitura "Equiparazione dell'età pensionabile..." sono indicati 18 punti che riguardano quello che oggi va di moda chiamare welfare, e che sono politiche sociali. L'aumento dell'età pensionabile per le donne è solo uno di questi punti. Cerco di riassumere gli altri: aumentare la spesa per il welfare fino al 2,3% del Pil entro il 2010; incentivare la creazione di asili nido; promuovere gli asili nido aziendali; riduzione delle rette degli asili; incentivare il lavoro femminile attraverso riduzioni fiscali; attivare il lavoro occasionale per la cura di casa, bambini e anziani con dei voucher; incentivi alle imprese family friendly (orario flessibile, telelavoro, asili nido aziendali, ecc); liberalizzare gli orari di apertura di esercizi commerciali e banche; promuovere i congedi di paternità; orari flessibili e part time sul lavoro per entrambi i sessi; telelavoro; formazione per il reingresso nel mercato del lavoro soprattutto per le donne in maternità; rilancio dell'imprenditorialità femminile.
La domanda di fondo è: voi donne, che andate in pensione prima (e forse di questo siete contente, ma chissà) ma di solito con una pensione bassa (perché avete versato pochi contributi in confronto a un uomo), non scambiereste quei 5 anni per tutte queste altre cose, che migliorerebbero tutta la vostra vita? Non pensiamo infine che queste linee guida migliorerebbero la vita non solo delle donne, ma anche quella degli uomini? Insomma io credo che tutto ciò sia piuttosto interessante. Anzi, direi meravigliosamente rivoluzionario per la nostra società ingessata. Anche se qualche piccolo dubbio lo vorrei introdurre...ma stasera ne discuteremo a Radio Radicale. La trasmissione andrà in onda domani venerdì 28 intorno alle 15 (replica alle 23)
10 commenti:
Non ho ben capito se i punti di miglioramento di spesa per il welfare derivi dal posticipo dell'età pensionabile delle donne.
Io non so se scambierei 5 anni per tutte le altre cose...
Magari in quei 5 anni potrei girarmi il mondo oppure dedicarmi alle mie passioni, non si vive di solo lavoro, no?
E poi, perchè deve pagare il conto sempre la mia generazione e quella che verrà quando al giorno di oggi si può andare in pensione a 58 anni?
Un pò di sano egoismo può far bene ogni tanto...
Anna
perchè questa generazione pagherà la tua di pensione...mi sembra un buon compromesso, no?:-)
andando in pensione più tardi e alla stessa età uomini e donne, si consente alle nuove generazioni di poter vivere meglio e avere un welfare più adatto alle esigenze dei nostri tempi.
oltretutto l'età effettiva di pensionamento tra uomini e donne, come ricordava la professoressa kostoris è già a 60 anni.
il fatto è chegli uomini vanno in pensione per anzianità, le donne "per disperazione" e cercano di limitare i danni, e accumulare più anni di contribuzione.
innalzando l'età pensionabile avremmo una equiparazione reale e paritaria, e riusciremmo a colmare quella disparità retributiva che esiste tra uomini e donne ed è maggiormente accentuata proprio nel periodo "a riposo".
perchè sostanzialmente la donna,quel riposo lo utilizzerebbe per tirare avanti a mala pena e godersi una miseria, non certo per fare il giro del mondo.
un saluto e a domanisu radio radicale
valeria
www.welfaretowork.biz
www.equiparare.it
Cara Valeria,
io di anziani in giro ne vedo tanti, e non mi sembra che non siano in grado di tirare avanti, anzi...(sono abbastanza lamentosi)
Quello che dici, mi pare pura demagogia e come al solito, uno scarico di responsabilità sulle generazioni che verrano (insomma la solita fregatura...)
Al massimo, sarei d'accordo con te se l'estensione di altri 5 anni sia facoltativa e non obbligatoria!
Ma della mia vita, sono o non sono libera di fare quello che ... mi pare, o no?
E poi, perchè non cominciate a proporre da subito l'eliminazione del vitalizio dei nostri "cari onorevoli"? Sicuramente avreste più consensi!!
Permettetemi ogni tanto uno sfogo...
Anna
anna...ti lasci trascinare dalla foga! che gli anziani in giro siano lamentosi e stiano bene non si può dire per molti motivi. Intanto la nostra singola esperienza di solito è limitata; poi, bisogna vedere cosa si intende per anziani (ormai i veri anziani sono quelli over 75-80 magari con problemi di autosufficienza); infine, quelli che sono più in difficoltà e meno autosufficienti sono anche quelli che si vedono meno "in giro".
Comunque l'innalzamento dell'età media della pensione è una realtà ormai in tutti i paesi del mondo...e l'Italia è il Paese più anziano del mondo insieme al Giappone. Insomma, il problema è complicato, e va visto nell'insieme delle questioni del mercato del lavoro. Comunque, nel mio intervento a radio radicale (che oggi 28/9, ore 16,30 non è andato in onda, chissà quando ci andrà...!) avanzavo un embrione di proposta che va proprio nella tua direzione
a.p.
la trasmissione slitta causa moratoria pena di morte...prossimo venerdì credo,ma devo chiedere al caporedattore.puà darsi si recuperi anche prima, per non tardare troppo.
ma siamo felici, viste le buone notizie trasmesse al posto di in panchina vacci tu:-)
ti-vi tengo aggiornate su ora e data.
valeria
ps: comunque ti assicuro che non è demagogia, ma solo buon senso. i costi della politica sono briciole rispetto ai costi dell'inefficienza delle attuali politiche
Cara Angela
grazie di essere passata dal mio blog.
Volevo dire la mia sull'età pensionabile. Innanzitutto, è indegno che sia rimasta ferma, mentre negli ultimi vent'anni l'età media è galoppata in avanti, toccando i 77 anni per gli uomini e gli 83 per le donne.
E' poi effettivamente discriminatorio che le donne possano andare in pensione 5 anni prima degli uomini. E' un privilegio-trabocchetto, un contentino: voi fate meno carriera degli uomini, guadagnate meno dei vostri colleghi maschi, avete sulle spalle il fardello della casa e quello dei figli, però guardate quanto è bravo lo Stato: vi fa andare in pensione prima!
Beh, io in questo trabocchetto non ci voglio cascare, e mi piacerebbe che non ci cascasse nessun altro, a partire da Anna: le donne andrebbero, come dice da sempre la Bonino, aiutate durante TUTTO l'arco della loro vita, non solo facendole ritirare dalla vita lavorativa con anticipo. Andrebbero aiutate a fare figli, a metterli in asili nido, a lavorare da casa o part-time, ad aprire un'attività in proprio.
Facendole andare in pensione un po' prima ci si scarica la coscienza, gravando ancor di più (e sai che novità) sulle casse dello Stato.
Quindi, ci vuole un cambiamento. Tutti in pensione a 65 anni!
Care amiche,
che dire? Voi la pensate in questo modo, io la penso diversamente!
Per quanto mi riguarda, io penso che sia uomini che donne dovrebbero avere la possibilità di scegliere quando andare in pensione. D'altronde,con l'attuale sistema contribuito la mia pensione sarebbe calcolata in base a quanto versato nei diversi anni, per cui a me potrebbe anche andare bene andarmene in pensione a 55-60 anni! Nessuno mai propone la libertà di scelta personale?
Certo, ci dicono che l'aspettativa di vita continua ad aumentare, ma sarà sempre così? Ne siete sicuri?
Lavorando nel campo della sanità a me pare che le malattie importanti sia in aumento, e non tra gli "anziani" bensì tra i più giovani, in particolare chi ha oggi 40-50 anni. Mi pare che ci lamentiamo tutti che mangiamo da schifo, che respiriamo da schifo, ecc. ecc.
Infine, lasciatemelo dire, noi donne siamo proprio brave a fare le "crocerossine", siamo così brave a sopportare e a perdonare tutto, che pur di salvare il mondo (l'Italia) ci sacrificheremo anche a posticipare la nostra pensione!!
Complimenti a tutte noi!!!
Anna
Cara Anna
tu scrivi "a me potrebbe anche andare bene andarmene in pensione a 55-60 anni". Il problema è che il tuo, il nostro Stato non sopporta più questo sistema: le casse sono al collasso, l'Inps non è stato in grado nei 50 anni passati di far fruttare a dovere il suo patrimonio immobiliare, e quindi ha prosciugato tutte le sue risorse per pagare le pensioni.
Facciamo un passo indietro. La pensione è lo strumento attraverso il quale lo Stato aiuta i suoi cittadini più vecchi, ormai incapaci di produrre lavoro, a vivere dignitosamente gli ultimi anni della loro vita.
Se 30 anni fa l'aspettativa di vita era 70 anni, e una persona di 60 era considerata VECCHIA, oggi non si può certo dire lo stesso! Quindi l'età pensionabile è rimasta ferma, ma l'aspettativa di vita e sopratutto le condizioni generali di benessere degli italiani sono cambiati, e molto. Oggi se provi a dire a un sessantenne che è VECCHIO quello... ti sputa in faccia! :-) In effetti ormai consideriamo vecchi solo coloro che hanno 75 anni o più. La cosiddetta "terza età" è più arzilla che mai, i vecchi sono quelli che fanno parte della "quarta età".
Quindi: lo Stato prevede di pagare la pensione alle persone anziane. Ma siccome l'età pensionabile non è stata mai agganciata al valore dell'aspettativa di vita, è rimasta anacronisticamente ferma, e ora lo Stato si ritrova a dover pagare alla gente la pensione per 20, talvolta 30 anni! Dobbiamo renderci conto che questo, oltre ad essere finanziariamente insostenibile, è anche profondamente sbagliato, perchè è giusto ripartire le risorse a favore dei più deboli, e non riempiendo le tasche a persone che sarebbero ancora perfettamente in grado di lavorare. Anzi, che lo fanno!! Perchè si sa che quando uno va in pensione presto, poi si crea un bel secondo lavoro in nero, con il quale arrotondare.
Ricordo sempre la vergogna dell'inizio degli anni Novanta, quando fu concesso a professori con almeno 17 anni di insegnamento di andare in pensione: gente di 45 anni ne approfittò. Io non penso sia giusto che ogni persona sia perfettamente libera di dire allo Stato: "Ecco, oggi mi sono stancata di lavorare, comincia a darmi la pensione"?
L'età pensionabile è materia ben più complessa, e non può essere semplificata parlando, come fai tu, di "libertà di scelta personale". Vanno valutate tante variabili, bisogna sempre ricordare che le risorse non sono illimitate, e che quindi tutti devono fare uno sforzo affinchè siano ripartite equamente.
Infine, una piccola precisazione: io credo che nel calcolo dell'età media siano già inserite la mortalità infantile e giovanile. Quindi il dato del 2005 che riportavo nel post precedente - 77 anni per gli uomini e 83 per le donne come età media italiana - dovrebbe essere (ma controllerò meglio per accertarmene) onnicomprensivo.
Ciao ad Anna e a tutti gli altri, un saluto
Eleonora
AGENZIA INTERINALE CON SCOPI ILLECITI:ne hanno fatta un’altra grossa anzi più di una hanno presentato un progetto per ottenere un finanziamento di parecchi euro per la legge 53/2000 progetti di flessibilità per la conciliazione ex art.9 legge n. 53/2000 corredandolo di fatture di acquisto false per apparecchiature it mai acquistate con fornitore compiacente che le ha emesse. Il fatto grave è che il ministero del lavoro gliel’ha concesso (vedi estratto della graduatoria sul sito internet del ministero) non ha ancora scoperto il malefatto. Ispettori del lavoro se ci siete battete un colpo e avviate dei seri controlli: andate a verificare quante lavoratrici madri di questa azienda ne hanno usufruito…..vi assicuro che anche qui ci hanno gabbato ! ex dipendente trenkwalder consapevole di questo fatto.
A tutti i partecipanti al blog per i nati nel 1952 a cui la riforma Fornero pensione ha danneggiato.
ho preparato una petizone da inviare al presidente della repubblica visto che nessuno si muove.
chi la vuole firmare
E PASSARE PAROLA:
http://www.change.org/it/petizioni/al-presidente-della-repubblica-italiana-petizione-modifica-riforma-pensioni-classe-1952-uscita-a-62-anni
grazie
Ciao!
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