domenica 9 dicembre 2007
giovedì 6 settembre 2007
AVREI BISOGNO DI UNA ...MOGLIE?!
Aggiungo, come provocazione ma non troppo, che essendo io una mamma-single, credo di conoscere un po' tutti i risvolti della faccenda (come tentare di fare la madre, come tentare di fare il padre, e quanto contano i nonni)....ma soprattutto sappiate che molto spesso, sopraffatta dalla quantità di cose a cui pensare, mi sono trovata a gridare: "Quanto vorrei una moglie!" Leggete anche quello che scrive Livio Martucci...
martedì 26 giugno 2007
DALLO SCALONE PRECIPITANO LE DONNE
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angela padrone
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23:45
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domenica 20 maggio 2007
DONNE E DISCRIMINAZIONE - LA VENDETTA. TRENTA COSE DA SAPERE
Na, caro Stella, come stupirsi che nella politica italiana le donne non contino niente? E' così in tutta la società: con il solito alibi dellle società maschiliste secondo il quale in casa la "regina", quella che comanda veramente è lei. E lì stia. E' ancora così. Avevo cominciato a snocciolare i dati su donne, lavoro e figli. Qui ne ho altri. Riguardiamoli tutti insieme, perché fanno impressione. e si comincia a delineare un significato: forse le donne stanno utilizzando contro la società italiana l'unica arma loro rimasta. Sono discriminate e si vendicano non facendo figli.
- IN ITALIA LAVORA IL 45% DELLE DONNE - LA MEDIA IN EUROPA E' DEL 60%
- IL77% DELLE ATTIVITA' DOMESTICHE IN ITALIA E' SVOLTO DALLE DONNE
- LE DONNE IN ITALIA LAVORANO IN MEDIA 8 ORE AL GIORNO, GLI UOMINI INVECE 7 ORE AL GIORNO
- SOLO 1/4 DEL LORO LAVORO E' REMUNERATO, CONTRO I 2/3 PER GLI UOMINI
- UNA DONNA SU DUE NON E' REMUNERATA PER IL LAVORO CHE SVOLGE
- AL SUD SOLO 4 DONNE SU 10 HANNO UN LAVORO
- TRA LE DONNE DEL SUD CON BASSA ISTRUZIONE SOLO UNA SU 3 HA UN IMPIEGO
- TRA I 15 E I 24 ANNI LE LAUREATE SONO IL 60% - I MASCHI IL 49%
- A TRE ANNI DALLA LAUREA IL GUADAGNO DEI LAUREATI SUPERA DEL 29% QUELLO DELLE LAUREATE
- SOLO IL 3,6% DELLE LAUREATE APPARTIENE ALLA CATEGORIA "LEGISLATORE, DIRIGENTE, IMPRENDITORE".... GLI UOMINI SONO L'11,7%
- TRA LE DONNE CON FIGLI PICCOLI SOLO IL 53% LAVORA
- DOPO LA NASCITA DI UN FIGLIO SOLO IL 30% DI CHI LAVORAVA RIPRENDE IL LAVORO
- IL 18%TRA I 25 E I 34 ANNI LAVORA IL 58,8% DELLE DONNE - MA TRA GLI UOMINI 25-34 ANNI IL TASSO DI OCCUPAZIONE E' DELL'80%
- I BAMBINI CHE VANNO AL NIDO SONO IL 13,5% - AL SUD IL 5,4%
- AL NORD TRA LE DONNE DI 35-44 ANNI ACCOPPIATE E CON FIGLI LAVORA IL 68,2% - TRA LE SINGLE IL 91%
- AL SUD LAVORA IL 36,5% DELLE DONNE TRA I 35 E I 44 ANNI ACCOPPIATE E CON FIGLI- TRA LE SINGLE DEL SUD LA PERCENTUALE E' DEL 70,5%
- SI CALCOLA CHE 100 MILA DONNE AL LAVORO IN PIU' FAREBBERO AUMENTARE IL PIL DEL 0,28% LA SPESA PUBBLICA
- PER LA FAMIGLIA POTREBBE CRESCERE DEL 30%
- PER RAGGIUNGERE LA MEDIA EUROPEA DOVREBBERO LAVORARE IN ITALIA 900 MILA DONNE IN PIU'
- IL LAVORO NERO O IRREGOLARE IN TUTTA ITALIA E' STIMATO VICINO AL 14%, CIRCA TRE MILIONI DI PERSONE - AL SUD E' OLTRE IL 22%
- IL LAVORO A TEMPO DETERMINATO E' DEL 14,7% PER LE DONNE - DEL 10,5% PER GLI UOMINI
- IL PART-TIME TRA LE DONNE E' DEL 26%, MA PREVALENTEMENTE AL NORD - IN EUROPA E' DEL 30%
- IL TASSO DI NATALITA' IN ITALIA E' DI 1,2 FIGLI PER DONNA
- IL TASSO DI NATALITA' IN FRANCIA E' DI 2 FIGLI PER DONNA
- IL TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE DONNE CON FIGLI MINORI DI 6 ANNI IN ITALIA E' DEL 53%
- IL TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE DONNE CON FIGLI MINORI DI 6 ANNI IN FRANCIA E' DEL 65%
- IL RAPPORTO TRA POSTI NIDO E NUMERO BIMBI IN ITALIA E' DEL 10%
- IL RAPPORTO TRA POSTI NIDO E BAMBINI IN FRANCIA E' DEL 40%
- I BAMBINI NATI FUORI DAL MAYTRIMONIO DA NOI SUPERANO DI POCO IL 10%
- I BAMBINI NATI FUORI DAL MATRIMONIO IN FRANCIA SONO UNO SU DUE
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angela padrone
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venerdì 18 maggio 2007
DONNE: COMINCIAMO BENE..., MA CONTINUIAMO MALE
Ieri sono stata ospite a un'interessante trasmissione su Rai Tre: "Cominciamo bene", condotta da Elsa Di Gati e Fabrizio Frizzi. La puntata era sulle donne e il lavoro, titolo "La parità che non arriva". Si partiva dall'esempio delle operaie della fabbrica di pantaloni vicino Napoli, di cui ho parlato in un precedente post. Si è discusso molto di discriminazioni "pesanti": operaie licenziate perché erano state in maternità, infermiere licenziate dopo una malattia, impiegate comunali licenziate perché donne. E si è parlato soprattutto di Sud, di lavoro nero, di concorrenza delle fabbriche cinesi. Temi duri per la televisione, di cui non è facile occuparsi.
Il tempo purtroppo non è bastato per approfondire anche di quella discriminazione, meno clamorosa ma ancora più diffusa, che tiene a casa oltre la metà delle donne italiane. Tante di quelle con figli. Lo sapete che alla domanda "pensate che un figlio soffra se la madre lavora?", in Italia il 77% delle risposte è "Sì"!? In Danimarca la risposta è affermativa solo nel 18% dei casi! Fossero madri degeneri queste danesi? Però fanno più figli di noi.
Ma in Italia non ci sono i nidi, non si aiutano le donne a lavorare, prima di tutto non le aiutano i loro mariti (il 77%del lavoro familiare spetta alle donne), figuriamoci lo Stato o le imprese... in Italia si fanno pochi figli, mentre nei paesi in cui le donne lavorano di più, nascono più bambini. E, ironia della sorte, sono spesso anche più educati dei nostri vezzeggiati e tutelati figli unici.
Ecco un po' dei dati che avevo preparato per la trasmissione, ma come spesso capita in tv, non c'è stato tempo per parlarne.
- IN ITALIA LAVORA IL 45% DELLE DONNE - LA MEDIA IN EUROPA E' DEL 60%
- AL SUD SOLO 4 DONNE SU 10 HANNO UN LAVORO
- TRA LE DONNE DEL SUD CON BASSA ISTRUZIONE SOLO UNA SU 3 HA UN IMPIEGO
- TRA LE DONNE CON FIGLI PICCOLI SOLO IL 53% LAVORA
- DOPO LA NASCITA DI UN FIGLIO SOLO IL 30% DI CHI LAVORAVA RIPRENDE IL LAVORO
- I BAMBINI CHE VANNO AL NIDO SONO IL 13,5% - AL SUD IL 5,4%
- TRA LE DONNE DI 35-44 ANNI ACCOPPIATE E CON FIGLI LAVORA IL 68,2% AL NORD - TRA LE SINGLE IL 91%
- AL SUD LAVORA IL 36,5% DELLE DONNE TRA I 35 E I 44 ANNI ACCOPPIATE E CON FIGLI- TRA LE SINGLE DEL SUD LA PERCENTUALE E' DEL 70,5%
- IL TASSO DI NATALITA' IN ITALIA E' 1,2 FIGLI PER DONNA
- IL TASSO DI NATALITA' IN FRANCIA E' DI 2 FIGLI PER DONNA
- IL TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE DONNE CON FIGLI MINORI DI 6 ANNI IN ITALIA E' DEL 53%
- IL TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE DONNE CON FIGLI MINORI DI 6 ANNI IN FRANCIA E' DEL 65%
- IL RAPPORTO TRA POSTI NIDO E NUMERO BIMBI IN ITALIA E' DEL 10%
- IL RAPPORTO TRA POSTI NIDO E BAMBINI IN FRANCIA E' DEL 40%
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angela padrone
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venerdì 11 maggio 2007
...E LE ITALIANE, TROPPO PERFETTE PER ESSERE MAMME IMPERFETTE
Le donne italiane lavorano troppo poco (fuori di casa) rispetto alle loro "colleghe" europee, eppure fanno molti meno figli... Si parla di agevolazioni fiscali per le donne, si parla di più servizi all'infanzia per aiutarle, poi qualcuno, come Luca Cifoni, si spinge a ipotizzare che le donne italiane siano vittima dell'etica del tempo libero, che io stessa ho lanciato, quasi a dire: non hanno poi tanta voglia di faticare.
Bè, doversi difendere è quasi offensivo. Non solo le donne lavorano mediamente più degli uomini (8 ore al giorno contro le 7 dei loro compagni), ma spesso accumulano ruoli e doveri che rendono tutto più pesante, al limite dell'impossibile. Perciò si moltiplicano gli studi e le proposte per aiutare le donne a fare un lavoro regolare e retribuito fuori di casa. Per esempio la voce.info di oggi riprende il tema: scarta la proposta di Alesina e Ichino di tasse più basse per le donne, scarta anche l'idea di tassare il reddito monofamiliare, e spinge invece sul tasto dei servizi disponibili. Quindi nidi, assistenza ai non autosufficienti, colf e badanti detraibili dal reddito. Anche perché le donne che lavorano devono anche superare l'opposizione dei loro mariti!
Ma, detto tutto ciò, mi chiedo se non ci sia anche un fattore in più nella scarsa propensione italiana delle donne a fare figli e al tempo stesso a lavorare. Lo chiamerò fattore "P" . Dunque, non è che per caso siamo vittime della sindrome della perfezione?
Avevo adombrato questa possibilità già nel post in cui raccontavo della famiglia francese con 5 figli e delle reazioni delle mamme italiane. Ma insisto: prima di lanciarci vogliamo che tutto sia sicuro. E nell'attesa della perfezione...niente. Vogliamo il lavoro "sicuro", ma anche il divano in soggiorno, la casa di livello adeguato e vicino ai "nonni", gli appuntamenti con piscina, palestra, musica, e quant'altro per i pargoli. E aspettando la perfezione, forse si rimanda un po' troppo la vita attiva. In altri Paesi vedo che ci si mette insieme, si "vive", si fanno figli, forse con un po' più di nonchalance. Magari prima ancora di sposarsi (e di spendere 20 mila euro per un matrimonio in piena regola, con festa e vestito bianco), magari con una casa un po' inadeguata. Insomma: noi italiani sogniamo sempre la vita perfetta, e ci lamentiamo. Dovremmo, tutti, essere capaci di "buttarci" un po' di più. O no?
venerdì 4 maggio 2007
PIU ' LAVORO, PIU' FIGLI. E GLI UOMINI INTANTO...
Gli italiani al tavolo hanno uno o due figli massimo.
In Francia, si sa, sono incentivati gli asili nido, le baby sitter e gli aiuti alle famiglie. "Da noi ci sono agevolazioni fiscali - conferma la famiglia francese a tavola - e anche i prezzi dei prodotti per l'infanzia sono più bassi. Vestiti, cibo, giocattoli, tutto costa un po' meno"
In Italia è più difficile. "Eh, ma non si potrebbe lavorare, se una donna volesse fare più di uno o due figli", nota una delle commensali. Mi permetto di dire che, fatti due figli, gli altri pesano meno: si bada meno a tante piccolezze, si riciclano i vestiti, si organizzano dei turni, e forse l'educazione di tutti ne guadagna. "Eh, ma tutti questi figli poi bisogna seguirli, portarli in piscina, a musica, a fare tutte le varie attività... non è la stessa cosa tre o cinque". I francesi sorridono e parlano poco. Tutti ovviamente hanno, dal loro punto di vista, ragione.
Però... però in Italia le donne hanno il record negativo di partecipazione al mercato del lavoro (46%, contro percentuali vicine al 60% nel resto d'Europa, e del 70% nei paesi scandinavi) e, allo stesso tempo, il record negativo di figli pro-capite. In Francia, si lavora e si fanno figli. In Svezia si lavora e si fanno figli. Anzi, gli economisti sostengono che gli incentivi al lavoro delle donne potrebbero far crescere anche la natalità!
Eppure, anche in questo blog, appena si parla di incentivi al lavoro femminile, gli uomini italiani subito protestano. E anche se le donne italiane vogliono ovviamente lavorare e mettere a frutto studi e qualità professionali, vogliono anche somigliare alle proprie madri quanto a perfezione nel loro ruolo di mamme, mogli e angeli del focolare. E rincorrono i figli intorno al tavolo per aiutarli a mangiare la pasta o la "fettina".
Aggiungo che le donne italiane lavorano in casa mediamente molte più ore delle donne europee. E gli uomini italiani molto di meno...
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angela padrone
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17:12
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