giovedì 23 aprile 2009

Letteronze e vecchi marpioni

Volete più giovani in politica? Volete più donne candidate? Berlusconi vi accontenta. E recluta un gruppo di giovani donne, prese per lo più dal mondo dello spettacolo, per lanciarle come volti nuovi in politica e anche come candidate alle elezioni europee. Scandalo della sinistra.
Che però, la sinistra, si pone gli stessi problemi: svecchiarsi, dimostrare che non è un partito conservatore, e ”aprire” ai giovani e alle donne. Per esempio, il Pd candida Debora Serracchiani, icona del rinnovamento del Pd. Il video di lei che attacca senza mediazioni i dirigenti del Pd spopola su YouTube. Franceschini preferisce lei ai candidati proposti dai giovani del Pd e fa arrabbiare il presidente dei giovani, Fausto Raciti. Non sarà che anche la Serracchiani è diventata un personaggio mediatico? Oibo’, Come se ne esce?
Detto che la sinistra è bene che la smetta di fare la snob con le scelte di Berlusconi, qui nessuno può tirare la prima pietra: i giovani e le donne, nel migliore dei casi, vengono ”usati”. Sì, usati, da destra e da sinistra, come bandierine, per il loro effetto mediatico. Poi però, quando si tratta di decidere, di gestire il potere vero, il discorso cambia e entrano in scena i soliti vecchi marpioni.
Il problema è che i giovani, gli spazi, se li dovrebbero conquistare da soli, e non farseli gentilmente concedere dai capi dei partiti. Le donne anche. Oppure pretendessero delle quote. Meglio le quote che l’umiliazione del posto graziosamente concesso.
Penso che alla fine faranno meglio le letterine e letteronze (le donne si sa, di solito studiano e cercano di dimostrare che non sono solo belle ma anche brave), rispetto a certi marpioni della vecchia politica. Non faccio nomi, ma ognuno ci può mettere i suoi preferiti. Storace ha detto parole memorabili: ”Vuol dire che Berlusconi ha preferito facce nuove a Mastella e Pomicino”.

lunedì 6 aprile 2009

Solidarietà e razionalità

Come è bello e facile dare la solidarietà alle vittime del terremoto! Per chi però si pone sul serio il problema di che cosa bisognerebbe o si sarebbe dovuto fare, suggerisco la lettura di questo perfetto pezzo di Marco Cattaneo, direttore responsabile delle Scienze ,"Prevedere i terremoti o adeguare gli edifici?".
La prossima volta che ci sarà un brutto terremoto, per esempio in Calabria o in Campania, chiediamoci come avremo risposto a queste domande,

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