lunedì 23 aprile 2007

SALVATI DALLE DONNE


" Gli uomini sono convinti di governare il mondo. E hanno ragione". Così comincia un articolo dell' Economist (per chi non l'avesse capito una delle mie letture preferite) che stavo leggendo distrattamente ieri sera a mezzanotte meno cinque, mentre preparavo un piatto di rigatoni al tonno (con aglio, olio, rosmarino e ventresca di tonno; mi raccomando niente pomodoro). L'articolo proseguiva raccontando come, in effetti, gli uomini abbiano la maggior parte del potere politico, siano pagati più delle donne, e detengano i posti migliori. Eppure, se le donne lavorassero di più, il mondo potrebbe essere molto più ricco. Lo dimostra lo studio di un economista di Goldman Sachs (istituzione, credo, non particolarmente femminista) Kevin Daly: se le donne avessero dei lavori retribuiti allo stesso livello degli uomini, il Pil dell'America aumenterebbe del 9%, e quello dell'Europa del 13%.
Tra un rigatone e l'altro, annaffiato da vino bianco freddo, già pensavo di riprendere l'articolo, accostandolo alla proposta di Ichino e Alesina sulla riduzione delle tasse alle donne. Ma ecco che il giornalista dell'Economist (anonimo rigorosamente, alla faccia di noi giornalisti dal mega ego) incalzava: il basso tasso di impiego delle donne non è solo una questione di scelta, ma di convenienza. Tanto che due economisti italiani, Alberto Alesina e Andrea Ichino (chi si risente) hanno suggerito di ridurre la tassazione del lavoro femminile del 32%.
L'Economist spiega che questo provvedimento, oltre a rendere la società più giusta, e ad aumentare il prodotto interno lordo, aiuterebbe a combattere gli effetti devastanti dell'invecchiamento della popolazione (che rischia di far esplodere l'equilibrio del mercato del lavoro di qui a qualche anno: vedi il sito "una vita in più" ).
Ora, il mercato spagnolo è quello che si sta muovendo di più. Italia e Giappone invece vanno al rallentatore. Forse perché, almeno da noi, le idee conservatrici sono ugualmente distribuite e super rappresentate in tutte le fasce della popolazione, giovane o anziana, a destra e a sinistra. Conclusione dell'Economist: "Men run the world's economies; but it may be up to women to rescue them". Che significa: donne salvateci voi, anche se noi cercheremo di impedirvelo in tutti i modi!
Va aggiunto, per i miei lettori che già si preoccupano che così i lavori a disposizione degli uomini diminuiscano, che se più persone lavorano, e quindi guadagnano, si creano nuovi posti di lavoro, più persone consumano e quindi spendono, nascono nuovi posti di lavoro, e così via. E tutti ne dovrebbero beneficiare.
Va aggiunto anche che, nei paesi in cui le donne lavorano di più, nascono più figli: praticamente in tutti gli altri paesi europei, visto che l'Italia ha il record negativo delle donne che lavorano e anche quello delle donne che fanno meno figli.

ps: Alberto Alesina e Andrea Ichino sono due uomini, ma hanno studiato e lavorato all'estero.

2 commenti:

Mr. Turbo ha detto...

"L'articolo proseguiva raccontando come, in effetti, gli uomini abbiano la maggior parte del potere politico, siano pagati più delle donne, e detengano i posti migliori. Eppure, se le donne.."

Io, sono un uomo, non ho alcun potere politico, quando lavoravo (come uno schiavo) venivo pagato una miseria e avevo un posto da schifo. Eppure le donne...
Adesso sono disoccupato, non riesco a trovare lavoro in nessuno modo, non ho nessuna possibilità di farmi una famiglia, nonostante questo qualcuno vorrebbe persino aumentarmi le tasse sul lavoro per diminuirle alle donne. Eppure le donne...
Eppure c'è la Hunziker che senza saper cantare o parlare in italiano è riusciuta a farsi pagare ben 1 milione di euro per Sanremo, quasi il doppio di Pippo Baudo (l'uomo!!)....

E io con una laurea in ingegneria e un master in economia resto qui disoccupato.

Hunziker a Sanremo

Mr. Turbo ha detto...

E’ stato confermato da diversi studi come le donne ricche tendano, in genere, a sposare uomini ancora più ricchi di loro. Cioè a "marry up", come dicono gli americani, sposarsi esclusivamente con uomini più ricchi.
Secondo questo principio le donne, per loro natura, saranno sempre più “povere” del loro compagno.
Se una donna manager guadagna 30.000 euro l’anno, il suo compagno ne guadagnerà probabilmente 40.000.
Se una donna in carriera guadagna 20.000 euro l’anno, il suo compagno ne guadagnerà probabilmente 25.000.
Se una donna neolaureata guadagna 15.000 euro l’anno, il suo compagno ne guadagnerà probabilmente 20.000.

Se un uomo guadagna 15.000 euro l’anno ( o peggio ancora è disoccupato ) probabilmente non avrà una compagna che l’aiuta economicamente a fine mese e non potrà mai metter su famiglia.

Secondo il meccanismo del “marry up” vengono aumentate sempre di più le differenze tra ricchi e poveri.
Prima c’erano le famiglie ricche e le famiglie povere, ora ci sono le famiglie ricche e i poveri senza nessuno.

Link1
Link2

Dove andremo a finire?!

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