GENERAZIONE "Y" AL LAVORO: PREGI E DIFETTI
In Italia, come anche in altri paesi europei (ma non tutti, in un prossimo post vedremo perché), la disoccupazione giovanile è "il doppio" di quella media della società. In Italia la percentuale di giovani senza lavoro viene stimata intorno al 25%, mentre la media della disoccupazione sul totale della popolazione attiva è sotto il 7%. La cifra è impressionante. Va solo specificato che per "giovani" nelle statistiche di tutto il mondo, si intende persone tra i 15 e i 24, massimo 25 anni. Purtroppo in Italia alla mancanza di lavoro per i giovani si "aggiunge" la scarsa disponibilità dei giovanissimi al lavoro, credo per motivi storici e culturali. Comunque, in una ricerca appena pubblicata da Adecco Institute nel bollettino della fondazione Marco Biagi, c'è un interessante specchietto su pregi e difetti della generazione Y (nati dal 1979 in poi- La copertina di Newsweek che vedete è del 1999!):
Pregi:
Pregi:
- imparano velocemente
- amano la tecnologia
- hanno un'alta stima di sé
- sono favorevoli allo studio
- sono orientati al risultato
- sono socialmente consapevoli
Però questo spesso significa che hanno uno scarso attaccamento al lavoro, hanno bisogno di essere seguiti e controllati, vogliono avere "tutto e subito"
Difetti:
- nell'espressione scritta
- nella capacità di comunicazione
- nel lavoro di gruppo
- nelle abilità interpersonali
- nel rispetto degli orari di lavoro e nei comportamenti appropriati in ufficio
- nelle capacità di gestire gli affari
Questo comporta che all'inizio sul lavoro ci siano delle difficoltà di adattamento, che a volte è difficile guidarli e che c'è uno sfasamento nelle reciproche aspettative tra il giovane e l'azienda.
3 commenti:
"La cifra è impressionante. Va solo specificato che per "giovani" nelle statistiche di tutto il mondo, si intende persone tra i 15 e i 24, massimo 25 anni."
Cacchio, secondo loro io a 29 anni sarei già un non giovane?!? :-)
Io sono quello senza occhiali.
Video
Io sto eseguendo una tesi su questo argomento e trovo che alcuni dei difetti qui elencati siano inesistenti e altri rappresentino un'opportunità per le aziende, che hanno un serio bisogno di "svecchiarsi" e di stare al passo con l'evoluzione tecnologica e l'innovazione (cose che invece riesce naturale agli "Y"). Anche sui pregi ne avrei da ridire: penso che non abbiano una grande stima di sè, anche che la ricerca di feedback continuo ne sia una prova. Poi sono anche molto pessimisti - a differenza dei cugini statunitensi - visto anche il periodo storico. Non ho qui alla mano le fonti di quel che ho citato, ma ci lavoro da mesi, e ormai mi sono fatta una cultura. Dimenticavo... sono una "Y"!!
Ciao!
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