PRECARI, CONCORSI E GAMBE TAGLIATE
Il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha annunciato che nell'anno 2007-8 saranno "messi a ruolo" (che bello questo linguaggio!) 50 mila docenti precari e 10 mila non docenti. Fioroni ha voluto sottolineare che i precari che saranno stabilizzati sono "docenti vincitori di concorsi che da anni insegnano nelle nostre scuole senza mai aver interrotto il proprio rapporto di lavoro".
Il ministro ha sentito il bisogno di fare questa precisazione perché, evidentemente, sa che qualcuno ha da eccepire sulle stabilizzazioni senza concorso (tanto più che ultimamente si sta, a parole, riscoprendo il "merito"). Io sono una di quelli che eccepisce. Intanto vorrei sapere se questi precari-vincitori sono vincitori di cattedre (e allora perché non sono già di ruolo?) oppure sono "abilitati", o semplicemente "idonei". In questo caso vorrei raccontare che anche la sottoscritta (in una sua precedente vita) fece uno dei rarissimi concorsi nella scuola, ottenendo senza sforzi eccessivi l'abilitazione alle classi di "storia e filosofia" nelle scuole superiori e "italiano, storia e geografia" nelle medie. Allora però già lavoravo, poi ho intrapreso la strada del giornalismo, e la mia abilitazione è finita lì.
Ma io vorrei sapere: quanti brillanti e motivati laureati, usciti dalle nostre università negli ultimi anni, aspirerebbero a fare gli insegnanti? Quanti di questi vedrebbero questo bistrattatissimo lavoro non solo come un ripiego ma come un'impresa (valorosa) cui dedicare energie? Bè, la stabilizzazione dei vecchi precari (mi dispiace dirlo perché mi farò come al solito dei nemici) taglia brutalmente le gambe a questi "giovani". Così una nuova generazione di laureati perderà le loro "belle speranze", e potranno gridare come sempre "governo ladro".
Il ministro ha sentito il bisogno di fare questa precisazione perché, evidentemente, sa che qualcuno ha da eccepire sulle stabilizzazioni senza concorso (tanto più che ultimamente si sta, a parole, riscoprendo il "merito"). Io sono una di quelli che eccepisce. Intanto vorrei sapere se questi precari-vincitori sono vincitori di cattedre (e allora perché non sono già di ruolo?) oppure sono "abilitati", o semplicemente "idonei". In questo caso vorrei raccontare che anche la sottoscritta (in una sua precedente vita) fece uno dei rarissimi concorsi nella scuola, ottenendo senza sforzi eccessivi l'abilitazione alle classi di "storia e filosofia" nelle scuole superiori e "italiano, storia e geografia" nelle medie. Allora però già lavoravo, poi ho intrapreso la strada del giornalismo, e la mia abilitazione è finita lì.
Ma io vorrei sapere: quanti brillanti e motivati laureati, usciti dalle nostre università negli ultimi anni, aspirerebbero a fare gli insegnanti? Quanti di questi vedrebbero questo bistrattatissimo lavoro non solo come un ripiego ma come un'impresa (valorosa) cui dedicare energie? Bè, la stabilizzazione dei vecchi precari (mi dispiace dirlo perché mi farò come al solito dei nemici) taglia brutalmente le gambe a questi "giovani". Così una nuova generazione di laureati perderà le loro "belle speranze", e potranno gridare come sempre "governo ladro".
1 commento:
Segnalo una petizione per docenti precari. Perchè non ci siano più precari di serie A e di serie B www.universitydimension.com
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