mercoledì 12 settembre 2007

TRA LA FIOM E GRILLO...SI PERDE LA RAGIONE



La Fiom ha bocciato l'accordo sul welfare...di per sé non vorrebbe dire, perché la Cgil invece l'aveva approvato, anche se turandosi il naso. Però, come dice Giuliano Cazzola sul sito, le fabbriche più blasonate, la sinistra "reazionaria" ne trarranno nuovi spunti. Si sta creando una contrapposizione che non so come possa reggere all'interno del governo, che si divide e si agita a ogni nuovo tema. Si approfondiscono le differenze tra una sinistra"liberista", che pensa, attraverso nuove strade, di raggiungere una maggiore giustizia sociale (che tuteli tutti come cittadini e non solo come iscritti al sindacato, o operai, o lavoratori), e una sinistra appunto "conservatrice" che si muove su slogan e parole d'ordine non sempre applicabili alla realtà, quando non proprio controproducenti (come la lotta contro la legge Biagi, che se abolita potrebbe far ricrescere la disoccupazione).
In tutto ciò trovo veramente deprimente tutto il parlare di Beppe Grillo, anche se capisco che su Internet è impopolare dirlo. Non sempre internet, mezzo democratico, si dimostra adatto alla riflessione e all'approfondimento. Io però credo che dobbiamo provarci, senza snobismi. Segnalo comunque l'articolo di Scalfari di Repubblica di oggi che a parte il titolo (quasi lusinghiero per Grillo) espone i vizi nazionali di individualismo anarchico che all'Italia non hanno mai portato molta fortuna. Su una cosa non sono del tutto d'accordo con lui: quando dice che l'anarco-individualismo è nemico dell'autorità... In realtà questo atteggiamento tutto italiano è di chi ha spesso fin troppo paura dell'autorità: davanti la ossequia e la teme, e dietro la sbeffeggia. Perché non la sente propria, perché non capisce che in democrazia l'autorità origina da lui stesso e non solo nel voto, ma anche nei comportamenti quotidiani. Bella la citazione di Grossman e del principio di responsabilità, che chi legge questo blog sa è uno dei miei temi ricorrenti. Ricordo anche che qualche giorno fa Mario Ajello sul Messaggero raccontava come già D'Annunzio, prima del Fascismo, amasse rovesciare pitali (veri o metaforici poco importa) sul Parlamento. (Nella foto D'Annunzio con Mussolini). Sappiamo com'è andata all'allora fragilissima e sgangherata democrazia.
Prima Grillo mi faceva anche ridere, poi ho cominciato a pensare che stesse esagerando e ogni tanto la facesse un po' fuori, ora credo che stia facendo del male a quelli che ingenuamente lo seguono.
Spero che sia chiaro il collegamento tra le sempre più gravi contrapposizioni nella maggioranza e il tema grillo. Se non è chiaro, riflettete.




1 commento:

Mr. Turbo ha detto...
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