domenica 8 luglio 2007

LO SCALONE E UN LIBRO DI FANTAPOLITICA SU GIOVANI E PENSIONATI: BOOMSDAY



Il dibattito su pensioni, scalone e giovani si arroventa. Bene. Praticamente tutti i quotidiani hanno dei commenti interessanti. Segnalo sul Messaggero Casavola con "Il merito, i padri, i figli e la capacità di decidere", che dice "senza meritocrazia non si lasciano speranze ai giovani". Sottolineo l'editoriale domenicale di Eugenio Scalfari su Repubblica, particolarmente in vena, "Quando il sindacato si accordò con Maroni", nel quale oltre a parlare di una paese immobilizzato dalle diverse caste, paragona Bertinotti a Storace: l'uno non vuole che scompaia la sinistra antagonista, l'altro la destra. Dei giovani e degli anziani, aggiunge Scalfari, non gliene importa niente. Segnalo poi su vari giornali le interviste di Franceschini (Messaggero), e di Rutelli (Sole 24 Ore), che ancora cercano di difendere i giovani lavoratori dall'assalto all'arma bianca dei 57enni. Ma soprattutto non vi dovete perdere il pezzo di Chiara Saraceno, bravissima studiosa del mondo contemporaneo e delle donne in particolare, sulla Stampa. Comincia mettendo le mani avanti: "Sono tra coloro che protestarono quando venne introdotto lo scalone" dice, ma poi prosegue con chirurgica e impietosa precisione: "Il negoziato sullo scalone segna ancora una volta l'enorme distanza tra l'Italia e gli altri paesi europei sul piano culturale". Allora, mentre all'estero si parla di flessibilità lungo tutta la vita lavorativa, da noi ancora si sta a parlare dell'età minima per andare in pensione. All'estero i coefficienti di trasformazione dei contributi in pensione vengono corretti automaticamente, da noi sono soggetti a defatiganti trattative sindacali. Altrove ci si preoccupa del basso tasso di attività degli ultracinquantenni, da noi li si vuole mandare a riposo il prima possibile. La Saraceno giustamente propone che si leghi la pensione a parametri obiettivi, lasciando anche ai diretti interessati la possibilità di scelta se avere una pensione più bassa o continuare a lavorare [o cominciare anche un lavoro diverso, aggiungo io], ma senza scaricare sulle generazioni future gli oneri di certi privilegi.. Ora invece - aggiunge la Saraceno - il tesoretto se ne va inghiottito da provvedimenti sulle pensioni che riguardano una frazione non solo della popolazione, ma anche degli stessi lavoratori. Come lettura per le vacanze, sui conflitti giovani-sessantenni (non anziani, perché neanche loro vogliono essere chiamati così!) vi segnalo un libro americano: Boomsday, di Christopher Buckley, già autore di Thank you for smoking. Lo dovete trovare nelle librerie inglesi o americane o, per chi va in vacanza, se lo procuri all'estero. A Roma per esempio, io l'ho comprato all'Anglo American Bookshop di via della Vite. In America ha spopolato ed è diventato un best seller. E' divertentissimo e aiuta a tenere in esercizio il vostro arrugginito inglese (!).E' un libro di fantapolitica, ambientato in un non lontano futuro, in cui l'America è messa finanziariamente in ginocchio dal peso della spesa previdenziale. I baby boomers, nati nel dopoguerra, (la generazione più numerosa della storia anche da noi) stanno andando in pensione e caricano di tasse i giovani che sono meno di loro, ma li devono mantenere con i loro stipendi. Lo squilibrio rischia di portare gli Stati Uniti alla bancarotta...La protagonista è una giovane brillante che attraverso varie avventure e un suo blog, diventa la leader dei giovani in rivolta, e lancia un'idea paradossale: proponiamo ai baby boomers di suicidarsi all'età di 75 anni, in cambio di benefit per loro stessi (finché sono in vita) e per i loro figli. Un senatore in cerca di celebrità fa sua la proposta, e poi tutto avviene nella migliore tradizione americana. Secondo me questo libro lo ha letto anche Berlusconi (o qualche suo consigliere), visto che ha giustificato la sua parola "stronzate", pronunciata in diretta rivolta a Prodi, con la frase:." è così che parlano i giovani". A cosa mi riferisco esattamente lo scoprirete solo leggendo il libro. Chi risponde esattamente si guadagna il diritto a un post con nome e cognome qui sul blog!Buona lettura and have a wonderful time !
Rinnovo l'invito a farvi sentire con email, telefonate, a Damiano o a chi volete voi (anche al sindacato, perché no?)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Siamo completamente allo sfascio.
Programmi elettorali che vengono stracciati come faceva Hitler qundo firmava i patti di non aggressione. Finalmente le bugie hanno le gambe corte : vengono fuori le vere personalità reazionarie di D'alema, Fassino, Rutelli, Epifani ( grazie all' ex direttore Scalfaro ) che hanno usato la loro finta cultura di sinistra per addomesticare le vere riforme sociali di cui ormai questa povera italia a bisogno.
Oltre al tema delle pensioni dove le teste pensanti di cui sopra sono orchestrate come burattini, viene fuori la vicenda Sismi.E cosa mancava in tutto questo ( chiaramente tutto organizzata alla perfezione da parte della classe politica per fregare nuovamente l'opinione pubblica ) ?? Le minacce mafiose dell'ex capo del Sismi. Gli unici ad uscire allo scoperto finalmente da questo festival di incoerenza e atmosfera losca sono stati : Diliberto che finalmente si è tolto il sassolino dalla scarpa ed ha bollato d'alema e fassino come due impostori di sinistra, l'atro boselli che ha dato un'altra picconata al Partito Democratico che ormai sempre più sembra l'arca di noè dei pseudo-finti progressisti di sinistra.
In realtà i vertici del PD per loro gravi colpe sono tutti sotto ricatto.Non sono più nemmeno uomini.Fanno politica per inerzia scagliandosi soltanto contro i deboli nella loro ferrea logica di essere deboli con i forti e forti con i deboli!!!
Era quello che aspettavamo tutti l'implosione all'interno del sistema e stà succedendo proprio a causa dell'enorme immoralità politica che hanno generato, dove ormai anche un semplice uscere dello stato può tenere sotto ricatto un politico.
Cosa succederà ?
Caduta del governo Prodi, o meglio seconda sceneggiata di Prodi che fa l'offeso perchè la sinistra radicale non lo segue più e suo ritiro totale dalla scena.
Nuove elezioni ad ottobre.
Aborto con naufragio totale del PD.
Elezioni di ottobre disertate con punte del 30 - 40% dagli elettori.
Nuovo governo che nascerà dopo diversi mesi perchè la destra che vincerà a mani basse le elezioni cercherà di tagliare fuori il cavaliere.
Infine governo di larghe intese dove tutti i colpevoli di questa situazione cercheranno di gestire ancora i loro affari tutti insieme.
Peccato che la loro voracità finirà per generare tra di loro un regolamento di conti.
Intanto in italia andrà sempre peggio su tutti i fronti, ma la speranza è che i cittadini giusti e onesti quelli lontani da ogni contaminazione politica reagiscano formando comitati, nuovi partiti-movimenti in grado di ignorare la corte di versailes e ricostruire un'italia veramente europea.
Dispiace dirlo ma la situazione è irreversibile.

Saluti

Anonimo ha detto...

Concordiamo completamente con quanto avete riportato sul tema scalone.
Come abbiamo scritto nel nostro sito, due aspetti sembrano del tutto estranei all’orizzonte mentale della lobby sindacale:

1) le politiche sociali non dovrebbero comprendere solo le pensioni. In un paese in cui la spesa pensionistica rappresenta il 15% del PIL non ci sono spazi per avere un welfare all'altezza di quello che in Europa esiste da tempo: interventi per alleviare disoccupazioni temporanee, asili nido, sostegno alle categorie disagiate, siano essi disabili, anziani, immigrati etc.

2) anche restando nell’ambito delle pensioni, il problema dello scalone è marginale rispetto al fatto che generazioni cresciute nel precariato non potranno godere di una pensione in grado di assicurare loro una vecchiaia decente. Tutti coloro, giovani e non più giovani, che dagli Anni 80 hanno sbarcato il lunario con lavori a tempo determinato, con contratti di collaborazione, con Partite Iva, in regimi di lavoro dipendente ma a termine, di lavoro parasubordinato, di lavoro autonomo e rientrano dal 1996 nel cosiddetto regime pensionistico “contributivo”, nel migliore dei casi - secondo tutti gli studi e le indagini fatte dai più svariati enti di ricerca – potranno aspirare ad avere una pensione dell’ordine dei 500,00 euro lordi mensili. Nel migliore dei casi. Figuriamoci coloro che hanno dovuto in questi anni subire periodi di disoccupazione, di coloro che sono stati vittime di datori di lavoro disonesti che non hanno versato i contributi, di coloro che sono stati vittime della loro disattenzione o della loro inesperienza e soprattutto di coloro che non hanno potuto finora effettuare la cosiddetta “totalizzazione” dei contributi versati a Enti o Casse diverse. Sono milioni di persone, milioni di cittadini con una vecchiaia a rischio e che comunque saranno costretti a lavorare ben oltre i 57 anni di età.

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