giovedì 18 ottobre 2007

IL 5 PER MILLE ALLA RICERCA: PUNTIAMO SUL FUTURO


Quante volte abbiamo detto che le imprese italiane puntano troppo poco sulla ricerca, che la ricerca in Italia non è abbastanza finanziata, che senza ricerca non c'è sviluppo, non si può investire sul talento, sul merito, e così via? Ecco ora un'occasione per fare qualcosa: è stata lanciata una petizione per assicurare il finanziamento alla ricerca attraverso la stabilizzazione del famoso "5 per mille" che è stato introdotto nella finanziaria nel 2006. Scienziati, ricercatori e persone impegnate nel mondo dell'innovazione chiedono che il cinque per mille resti e non abbia tetti, non abbia limiti. Che gli italiani possano donare quella piccola quota del loro reddito alla ricerca, che possano investire sul futuro!. Potete leggere il pezzo di Gianluca Salvatori, promotore dell'iniziativa, sul Sole 24 ORE di oggi. E potete aderire andando sul suo blog, Der Zauberberg (ah, un giorno parleremo di questo libro....) o sul sito della petizione.

1 commento:

Ladypiterpan ha detto...

Cara Angela,
sottoscrivo in pieno!
Dici che le imprese italiane puntano poco sulla ricerca? Lavorando io stessa per un'azienda farmaceutica, non c'è riunione aziendale in cui, noi lavoratori,concordiamo con quello che dice il nostro presidente (che tra l'altro attualmente è il vicepresidente di farmindustria) e cioè che quando si costruisce un brevetto (nel qual caso un farmaco)ci si ferma a metà dell'opera. Non si hanno le risorse per andare avanti nello sviluppo clinico del farmaco e si è costretti a vendere il risultato ottenuto alle multinazionali straniere!
Diventiamo, purtroppo, sempre meno competitivi.
Anna

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