mercoledì 10 ottobre 2007

"IO, BIBLIOTECARIO..."



Ecco un'altra storia di lotta dura per il posto di lavoro. Come altre, credo che possa dare degli spunti a chi è incerto sul proprio futuro. Il settore dei beni culturali, certo, non è dei più facili (peccato perché dove meglio che in Italia, il paese con la metà del patrimonio culturale del mondo?!). Nella foto la biblioteca di Giacomo Leopardi. Comunque, in bocca al lupo a Ivano.

"Buongiorno, ho finito di leggere il suo libro e volevo farle i complimenti. Leggere le storie di miei coetanei motivati e "tosti" che alla fine ce l'hanno fatta mi ha fatto molto piacere. Sono anche io un "precario e contento". Ho 27 anni e da 10 ormai lavoro in biblioteca. Il lavoro dei miei sogni. Ho cominciato quando ancora andavo al liceo, a 16 anni, durante i mesi estivi facevo il volontario, non pagato o pagato pochissimo gli ultimi anni, per bontà del direttore che vedeva la passione che infondevo nel mio lavoro. Per me la biblioteca è sempre stata come una seconda casa, tanto che la mia collega la chiamavo scherzosamente Zia. Mi sono laureato in beni culturali a dicembre 2003 e ho subito mandato curricula a destra e a manca, ma si sa che per gli umanisti i posti sono pochissimi. Ho fatto il commesso in un negozio di borse famosissime, ma ho resistito due sole settimane in quel posto di invasate che sapevano a memoria i codici di tutti i prodotti e che andavano in visibilio per i nuovi modelli. Avendo sempre avuto la passione per la cucina e i dolci, avrei voluto fare la scuola alberghiera ma le cose sono andate diversamente, nell'estate del 2004 ho deciso che potevo mettermi in gioco è mi sono proposto come aiuto gelataio, un aiuto gelataio laureato :-) Mi hanno preso in una piccola gelateria e per una stagione ho fatto gelato gelato e ancora gelato... arrivato a settembre però sono rimasto a casa, con una bella esperienza comunque in tasca... nella vita non si sa mai... magari potrei aprire una bella gelateria italiana in una località esotica!Finalmente la svolta: nell'ottobre 2004 al sistema bibliotecario cercavano un catalogatore in sostituzione di una maternità e hanno pensato a me, mi conoscevano per tutto il lavoro che avevo fatto negli anni precedenti in biblioteca. Un anno e mezzo a catalogare, a contatto con le novità editoriali mentre continuavo a studiare. Mi sono infatti iscritto alla laurea specialistica di beni culturali con indirizzo cinema, come sempre per una passione, non tanto per gli sbocchi lavorativi, convinto che nella vita bisogna fare sempre ciò che piace, a costo di sbatterci il muso. E poi il colpo di scena, inaspettato, imprevisto e al tempo stesso triste e felice:la Zia, la mia adorata bibliotecaria, se ne andava, si trasferiva in un'altra provincia e la biblioteca aveva bisogno: hanno ovviamente pensato a me!Contratto co co pro, progetti inesistenti nel senso che facevo il normale lavoro del bibliotecario, ma o così o niente, causa blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione. Rinnovi su rinnovi, di tre mesi in tre mesi, alla fine l'anno scorso il concorso a tempo determinato: l'ho vinto senza problemi, forse non volevano rischiare di perdermi :-) gli altri concorrenti non sapevano nulla di biblioteche e di come farle funzionare. Tra 3settimane ci sarà il concorsone per il posto a tempo indeterminato, 142candidati, un po' mi spaventa... il livello retributivo sarà più basso di quello che ho adesso, decisioni dall'alto, ma non è un problema. I miei non sono molto contenti, ma come sempre mi lasciano fare, sarà che sono figlio unico... I soldi non sono così fondamentali, anche prendere 100 euro al mese in meno ma fare il lavoro dei propri sogni vale la pena... E poi lavoro a 500 metri da casa, non ho spese di trasporto, in estate in bici e in inverno a piedi, mi sveglio alle 8.00 e alle 8.30 sono al lavoro. Tre mattine libere, finisco alle 19.00 di sera, ma se penso a tanti altri che si devono pure sorbire ore di coda in macchina o i ritardi dei treni mi sento un privilegiato... e alla fin fine lo sono, la carriera non sarà eccelsa, al massimo direttore di biblioteca :-) Sto per fossilizzarmi nella pubblica amministrazione, gli stipendi sono un po' da fame, ma le tutele e le garanzie della P.A. sono di gran lunga le migliori in Italia. E come dice la pubblicità, fare il lavoro dei propri sogni non ha prezzo... Saluti e buon lavoro, Ivano"

1 commento:

Anonimo ha detto...

eh eh eh, e chi si immaginava di finire sul blog!!! grazie, Ivano

Google