Carissima Angela..se devo essere sincera, proprio la settimana scorsa avrei volentieri fatto quello che nel video è capitato al povero telefono ma alla testa di un collega.. Come tu ben sai lavoro in cuffia, in spazi ben congeniati ma il rispetto reciproco deve essere la prima regola, anche in fatto di tono di voce ed igiene personale (soprattutto) Ebbene, avevo un "energumeno" di 150 kg accanto a me che si dilettava a camminare avanti indietro tirando al massimo la cordina della sua cuffia, entrando nel mio spazio e in quello degli altri, parlando come se fosse stato un Oratore invece che un Operatore.
Sta di fatto che ho dovuto chiedere il permesso per essere spostata, non ce la facevo più. due dei miei 5 sensi erano concentrati su di lui e non riuscivo a lavorare. Udito e olfatto. Il bello e il brutto allo stesso tempo del mio lavoro è che, la selezione è molto dura. Sono certa che questo soggetto non supererà lo sbarramento dei primi due mesi. Giusto? Sbagliato? non mi pronuncio, e qua mi ripeto, sostenendo che il rispetto sul posto del lavoro è a mio avviso tra le regole fondamentali sebbene ritenga che può non essere innato per tutti. Nonostante questo però credo che come in tutte le cose della vita sarebbe sufficiente un minimo di bon senso... Un saluto Fedora
di Angela Padrone Prefazione di Emma Bonino Presentazione di Michel Martone
In questo nuovo libro ho cercato di spiegare chi sono gli outsider d'Italia, perché sono tenuti ai margini, se hanno delle colpe e perchè io penso che siano delle formidabili risorse, che il Paese non può sprecare. Alla fine faccio 10 proposte che potrebbero servire al cambiamento. In libreria dall'11 novembre ---- acquista on line su Ibs
Sono una giornalista del Messaggero, e ho una passione: il mondo del lavoro. Ho scritto un libro di storie sui giovani e il lavoro, che si intitola "Precari e contenti", Marsilio editore, in libreria e sul web. Sono storie "positive", per uscire dai luoghi comuni e suggerire idee e opportunità.
1 commento:
Carissima Angela..se devo essere sincera, proprio la settimana scorsa avrei volentieri fatto quello che nel video è capitato al povero telefono ma alla testa di un collega..
Come tu ben sai lavoro in cuffia, in spazi ben congeniati ma il rispetto reciproco deve essere la prima regola, anche in fatto di tono di voce ed igiene personale (soprattutto)
Ebbene, avevo un "energumeno" di 150 kg accanto a me che si dilettava a camminare avanti indietro tirando al massimo la cordina della sua cuffia, entrando nel mio spazio e in quello degli altri, parlando come se fosse stato un Oratore invece che un Operatore.
Sta di fatto che ho dovuto chiedere il permesso per essere spostata, non ce la facevo più. due dei miei 5 sensi erano concentrati su di lui e non riuscivo a lavorare. Udito e olfatto.
Il bello e il brutto allo stesso tempo del mio lavoro è che, la selezione è molto dura. Sono certa che questo soggetto non supererà lo sbarramento dei primi due mesi. Giusto? Sbagliato? non mi pronuncio, e qua mi ripeto, sostenendo che il rispetto sul posto del lavoro è a mio avviso tra le regole fondamentali sebbene ritenga che può non essere innato per tutti. Nonostante questo però credo che come in tutte le cose della vita sarebbe sufficiente un minimo di bon senso...
Un saluto
Fedora
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