IL LIBRO VERDE DI SACCONI
Un welfare delle opportunità, dedicato ai giovani e con l'obiettivo di ricostruire la fiducia nel futuro.
Sono questi i primi concetti chiave espressi nella prefazione al Libro verde sul lavoro del ministro Maurizio Sacconi. "La vita buona nella società attiva- Libro verde sul futuro del modello sociale" è il titolo. Come si vede, il lavoro è sullo sfondo. Come scrive Sacconi nella prefazione , la questione del lavoro si inserisce in un contesto di cambiamento sociale, economico e culturale, e "un aumento della qualità dell'occupazione e delle occasioni di lavoro per un arco di vita più lungo si traduce in maggiore salute, prosperità e bene essere per tutti". Si pensa, aggiunge Sacconi, "a un welfare delle opportunità, che si rivolge alla persona nella sua integralità". Un welfare che "potrà offrire migliori prospettive soprattutto a giovani e donne, oggi penalizzati da una società bloccata e incapace di valorizzare il proprio capitale umano".
In questa cornice si sottolinea che il lavoro non deve essere considerato "una maledizione o, peggio, una attesa delusa, ma costituisca fin da subito nel ciclo di vita la base dell'autonomia sociale delle persone e delle famiglie".
La prefazione si conclude indicando come obeiettivi e temi da discutere: le disfunzioni, gli sprechi e i costi attuali; la sfida della transizione verso un nuovo modello che accompagni le persone nell'intero ciclo di vita; la sostenibilità finanziaria di qualunque politica; un sistema di protezione universale, selettivo e personalizzato che misuri su giovani, donne e disabili, in termini di vera parità di opportunità, l'efficacia delle politiche; la possibilità di fondare su questa base grandi programmi di natalità, di politiche della famiglia, della formazione e dell'occupabilità, di prevenzione sanitaria.
Il ministro apre una consultazione su questo libro, che ora tutti possono leggere. Vorrei raccogliere qui , nel nostro piccolo un minimo di dibattito. Mi pare che si prefiguri un modello di flexicurity. Una flexicurity all'italiana forse. Comunque credo che valga la pena leggersi tutto il libro verde (io lo farò nelle prossime ore) e approfondire. Lo trovate sul sito della Fondazione Marco Biagi Adapt.