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martedì 22 luglio 2008

RACCOMANDATI


Segnalo la discussione che si è accesa su JobTalk a proposito di meritocrazia (assente) e di raccomandati.



Lo spunto è il bel libro di Roger Abravanel, Meritocrazia, che raccomando a tutti i lettori, per le informazioni, i racconti, i suggerimenti. E' una vera e propria miniera, raccontata da una persona che per tutta la vita ha veramente vissuto nel mondo del lavoro e conosce i meccanismi, in Italia e all'estero.
Per alimentare la discussione segnalo anche il post sulle imprese familiari, pregi e difetti, di un collega blogger, L'Imprenditore. tema che peraltro è ben analizzato anche nel libro di Abravanel.



Io ho sempre odiato raccomandazioni e raccomandati. Anzi, a dire il vero, ho sempre temuto le raccomandazioni come la peste: in due sensi. Primo, che mi fregasse qualche raccomandato. Secondo, che se avessi cercato una raccomandazione, sarei potuta incappare in qualcuno che odiando il raccomandante, avrebbe "bocciato" anche me. Meglio sbagliare da soli, è sempre stato il mio motto. (Presunzione?!)



Tutte le ricerche dicono che gli italiani invece credono nelle raccomandazioni... soprattutto sono convinti che servano agli altri. Lo sport nazionale è accusare i raccomandati di avere penalizzato "il sottoscritto". A volte ho sentito anche racconti di raccomandazioni finite male, cioè di promesse non mantenute. Quanti, invece, sono in grado di raccontare una raccomandazione andata "a buon fine"? Perché non provate a farlo? Sarebbe interessante. magari ci spiegherete che spesso é "una necessità"...Anonimamente, certo.



giovedì 26 luglio 2007

LA SCUOLA BOCCIA. EVVIVA...O NO?


E' raddoppiato il numero dei bocciati agli esami di maturità. Vedo in redazione facce quasi soddisfatte, altri sono preoccupati per i loro rampolli che magari la affronteranno l'anno prossimo. Poi magari arrivano notizie di ragazzi "ingiustamente" bocciati. Prima si parla di meritocrazia, poi i genitori si arrabbiano, Mi è difficile orientarmi in questo bailamme. Sono a favore del merito. Ma l'aumento delle bocciature è un segno di maggiore severità e serietà? O è perché gli alunni sono così poco interessati alla scuola che vanno proprio male? O magari sono gli insegnanti che non valgono un gran che e quindi, quando i loro alunni vengono interrogati dai famosi commissari esterni, vanno male? Il ministro dice: "Ora l'esame è più serio". Ma devo confessare che io, che ho una figlia che sta per cominciare la prima media, tremo: ho paura che la scuola non le insegni molto, non le dia entusiasmo e competenza, non pretenda abbastanza nel modo giusto. A giugno ho raccontato QUI e su OPS dei pasticci fatti in alcuni istituti romani agli esami di maturità con i privatisti....insomma, vorrei essere rassicurata da questa scuola, ma alla fine di luglio non so neanche in che sezione andrà mia figlia e con quali orari. E per ora sono solo preoccupata.

giovedì 21 giugno 2007

LA MATURITA' SENZA MERITO E IL CAOS DELL'UNIVERSITA'



Negli esami di maturità cominciati ieri a Roma si è verificato un piccolo incidente: a oltre 300 privatisti, all'ultimo momento e senza preavviso, è stato impedito di fare la prima prova scritta. Forse si riuscirà a farli recuperare, chissà. Io ho scritto un commento su "Osservatore politicamente scorretto" e tra le risposte queste due mi hanno colpito:
1- "E' meglio che si abituino perché all'università le cose non cambieranno. Attese, file, esami spostati, ritardati....ah scusate, i ritardati sono quelli che gestiscono l'universo scolastico!"IlCrea
2- "Se lo spirito della legge è quello di evitare la corsa alla maturità facile non la trovo sbagliata...Insomma non capisco il nesso tra il sostenere un esame da privatista e la meritocrazia!" Ilcretinoinsintesi
Bene, io credo che un appuntamento importante come un esame di Stato, non possa e non debba essere soggetto agli improvvisi soprassalti della addormentata burocrazia. Che questo avvenga , è esattamente il contrario di quello che un paese fondato su un minimo di certezze, trasparenza e, quindi anche merito, dovrebbe essere. I privatisti sono aspiranti raccomandati e quindi devono "morire"? Mi dispiace, ma sono contraria ai pregiudizi. Fino a prova contraria ognuno ha diritto a un trattamento equo, tutti hanno diritto a uguali opportunità, e i migliori, quelli che hanno impiegato meglio le loro energie, devono essere premiati. Se questa filosofia è sistematicamente calpestata e, peggio ancora, ignorata, non c'è speranza.
Per chi fosse interessato all'università, comunque, domani nell'Aula Magna della Sapienza di Roma (ore 16) ci sarà un convegno sul "Ruolo dell'università nello spazio europeo dell'istruzione e della ricerca". Ci sarà Mussi, il rettore Guarini e vari rappresentanti di istituzioni universitarie europee. Per chi si vuole divertire (si fa per dire)...



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