mercoledì 28 maggio 2008

FLESSIBILITA' E IMMOBILISMO A TORINO





Pensieri emergenti tra flessibilità e immobilismo. Questo è il bel titolo della serata che si svolgerà giovedì a Torino al CLab della Fondazione CRT.

Qui c'è il programma dettagliato della serata.

Intanto, sull'argomento, è partito un forum di alto livello, che forse può interessare anche a chi già legge e commenta qui.

Questo è il testo del primo post di Ilaria Peano, cui seguono già alcuni commenti:



" Il concetto di flessibilità, nell’accezione originaria, dovrebbe consentire:-un continuo miglioramento delle competenze valorizzando i talenti di ciascun individuo,-lo sviluppo di un’economia dinamica e competitiva-la crescita delle aziende capaci di interpretare nel miglior modo il cambiamentotuttavia, quando alcuni presupposti vengono a mancare, questa condizione, potenzialmente dinamica e virtuosa, si trasforma in precariato. In tal modo si genera una relazione tra due termini opposti, tra ciò che dovrebbe essere dinamico e ciò che è statico, tra la flessibilità e l’immobilismo.Immobilismo, questa è la parola più adatta a riassumere le risposte date alle molte questioni sulla crisi italiana. A febbraio il Newsweek descriveva in modo laconico la nostra situazione con queste parole “Italy is watching the world pass it by”.I più recenti dibattiti sull’argomento hanno avuto il merito di evidenziare con molta lucidità le principali criticità del nostro Paese, ma sarebbe opportuno iniziare a domandarsi quali siano le opportunità e i percorsi da affrontare per vivere (non sopravvivere!) nella società del terzo millennio. Forse, ciò che è mancato è stata la capacità di valorizzare e comprendere le realtà emergenti, in grado di prospettare un cambiamento di rotta. In particolare, ha acquisito una crescente rilevanza il legame tra il concetto di flessibilità e quello di merito: un’economia in cui i principi meritocratici siano la base fondante dei percorsi professionali potrebbe fare emergere realtà virtuose, incentivando la nascita di condizioni ed iniziative al passo con l’evoluzione tecnologica e culturale.

Saranno invitati a conversare con i C-Labber:

-Massimo Coppola autore, regista e attore.
-Gian Luca Favetto, giornalista e scrittore
-Edoardo Narduzzi, docente dell’Università della Sapienza, imprenditore e coautore del libro Piena disoccupazione. Studia da anni le implicazioni sociali ed economiche dell’innovazione.
-Angela Padrone, giornalista del Messaggero autrice del libro Precari e contenti.
Al termine della serata Tommaso Urselli presenterà un monologo di teatro civile sul lavoro precario: Canto errante di un uomo flessibile. Una divertente performance di particolare attualità e valore civile in grado di fondere i caratteri del teatro di narrazione con tematiche di riscatto e denuncia".




Ecco l'indirizzo dei giovedì del C-Lab
Fondazione Piazza dei Mestieri - Via Durandi, 13 - Torino a partire dalle ore 19.

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