mercoledì 6 febbraio 2008

STORIA DI CARMINE, MUSICISTA E VIAGGIATORE


Questa è la storia di un ragazzo che ha fatto della musica la sua vita, ma che non si sente arrivato: il suo segreto è essere sempre in viaggio! Credo che tanti possano ispirarsi o immedesimarsi in lui. Per chi vuole saperne di più, può andare sul sito di Carmine , sul suo blog diario-il viaggiatore e sul suo spazio su myspace.



"Quando mi stato proposto da Angela di scrivere qualcosa della mia vita lavorativa, non ho esitato e subito mi son messo davanti al computer per scrivere qualcosa. Allora si comincia! Sono nato ventinove anni fa in una piccola cittadina della provincia di Taranto, Grottaglie, città di santi, poeti e artisti, dove il sole d’agosto riscalda i piatti ornati dei maestri ceramisti, e tutt’intorno le campagne piene di alberi d’ulivo e vigneti. E’ la semplice storia di un ragazzo normale che ama due cose: la buona compagnia e la musica. Sì proprio la musica: un intenso amore perduto tra le note, le chiavi e il pentagramma.
Ho iniziato a suonare ad orecchio all’età di sette anni, frequentavo la seconda o la terza elementare non ricordo, ma ho in mente il momento in cui toccavo i tasti bianchi e neri del pianoforte troppo duri per le mie piccole mani, ma alla fine riuscii a suonare la melodia dell’allora pubblicità della pasta Barilla (poi scoprii che era un brano del grande musicista greco Vangelis!!!). Successivamente la musica mi porta a conoscere un nuovo strumento per me poco conosciuto: il violino. Me ne innamorai, suonavo ore e ore per riuscire a ricavare una sola nota fatta bene ed intonata.
Durante il periodo della scuola superiore (frequentavo l’istituto statale d’arte di Grottaglie, indirizzo grafico pubblicitario) contemporaneamente nel pomeriggio andavo al liceo musicale a Taranto per imparare a suonare il violino. Due scuole erano abbastanza pesanti da frequentare, ma quando c’è la voglia imparare e l’amore per la musica tutto passa in secondo piano. Sono stato a Taranto cinque anni fino a che non mi chiamarono per il servizio militare, e cosi che all’età di diciannove anni con lo zaino in spalla partii per Udine in esercito. Un anno bello, ma secondo me inutile!!! Al mio ritorno in “patria” avevo voglia di continuare a suonare. Trovai un lavoro da mio zio che possiede una ditta di impianti elettrici. Sono stato a lavorare con lui circa sette mesi e prendevo dalle 400 alle 500 mila lire al mese.
Quei soldi mi servivano per continuare la mia passione, e il mio vero obbiettivo: riuscire a diplomarmi in musica. Contemporaneamente al lavoro facevo lezioni private a Lecce da un bravissimo maestro di viola e in cinque anni presi “laurea in I° livello in viola”. Tramite il mio maestro sono riuscito a suonare in varie associazioni orchestrali, soprattutto a Lecce e provincia, ma seguivo altre direzioni artistiche. Avevo scoperto di avere doti compositive non indifferenti, e avvalendomi dell’esperienza di alcuni amici musicisti misi su un gruppo musicale, entrammo in studio di registrazione e incisi alcune mie canzoni cantate da me. Il risultato non era male. Mi convinsi a partecipare a dei concorsi musicale per cantautori, e partecipai al concorso voci nuove – festival degli sconosciuti di Ariccia sotto la direzione di Teddy Reno che ascoltando i miei brani dava parere abbastanza favorevole, ma bocciava la mia voce, dicendo che era poco curata. Il mio interesse non era quello di fare il cantante, bensì farmi conoscere come autore.
E cosi, dopo altri concorsi, decisi di trasferirmi a Roma. Con i soldi guadagnati da serate come musicista in locali e suonando in orchestra, mi recai nella città eterna esclusivamente per dedicarmi alla mia attività di musicista. E cosi la mattina mi alzavo presto per girare gli studi di registrazione e le varie associazioni per lasciare il mio curriculum: a piedi avrò girato tutta Roma, dai Parioli alla Garbatella alla via Nomentana fino alla Città del Vaticano. Sono stato un mese a Roma, senza nessun risultato, ma con la voglia di continuare a seguire imperterrito la strada della musica. Ritornando al mio paesello ho continuato a scrivere musica e a frequentare corsi di perfezionamento musicale oltre a suonare in orchestra per guadagnare un po’ di soldi e pagare i corsi. Il mio amore per la musica mi porta a confrontarmi con le sfide: decisi di incidere un cd con le mie forze!!! Un anno di lavoro a scrivere le musiche solo nella villa dei miei genitori al mare, i testi infine gli arrangiamenti, la scelta dello studio di registrazione e in tre mesi il master del cd era già pronto: nove canzoni scritte col cuore. Tutto il mio sudore e le mie ricchezze sono andate via per la promozione del mio cd che ho chiamato “Il viaggio”.
Ora un’altra sfida: riuscire a far conoscere la mia musica a tutte le persone possibili. Ho creato un sito dove scrivere la mia biografia e inserire le mie canzoni. Poi ho iniziato a scrivere su un blog le mie sensazioni e le notizie del mio cd, in modo da fari un po’ di pubblicità. Devo dire che ho trovato un po’ di difficoltà nel promuovermi in questo modo in quanto penso che un esordiente come me ha bisogno di visibilità, e per me la cosa migliore per promuoversi è la “forza globale” di internet. Mi definisco un viaggiatore: si un viaggiatore che percorre la sua strada attraverso la musica. So già che non avrò un posto fisso con il mondo delle sette note, sarò un “precario orchestrale”, in viaggio per portare la mia musica in posti nuovi e pieni di fascino. Il viaggiatore parte e non sa dove arriva; percorre le sue strade senza sapere di preciso dove approderà. Più spesso però è uno che si incammina verso una meta ben precisa, un posto che desidera davvero raggiungere. Il Viaggiatore, quindi, non è sempre l'uomo dei luoghi precari e delle destinazioni incerte, delle partenze e degli arrivi senza ragioni apparenti; delle soste prolungate là dove lo porta il caso…Il Viaggiatore può essere un sognatore che si dirige lungo sentieri misteriosi o forse uno che si illude di trovare la sua isola sconosciuta, sicuramente è un osservatore acuto ed instancabile della complessità del vivere.

Carmine Fanigliulo "

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non mollare Carmine! Come mi disse a suo tempo Angela: meglio un bravo artista che un pantofolaio in più!

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