giovedì 1 novembre 2007

LA SAI L'ULTIMA SULLA LEGGE BIAGI?








Se non fosse tragico. sarebbe veramente comico.... Sulla legge Biagi se ne sono dette tante che sfido qualunque giovane di media cultura, qualunque cittadino non particolarmente esperto, a capirci qualcosa. Dopo le Iene, Grillo, parole in libertà e comici assortiti, si potrebbe fare una rubrica umoristica della serie "la sai l'ultima sulla legge Biagi?"
Le ultime le racconta Michele Tiraboschi, giuslavorista esperto quanto pochi altri sulla legge e certo poco incline a buttarla a ridere. Potete leggerlo sull'ultimo bollettino Adapt.

Una è che Diliberto, riprendendo un articolo del Manifesto, ha sostenuto che la legge Biagi è stata condannata dall'Ilo, un'agenzia dell'Onu. Addirittura. Tiraboschi, citando invece il verbale dell'Ilo, fa notare che le parole di critica della legge erano di una rappresentanza di sindacalisti italiani, verbalizzati dall'Ilo...! Errore di fatto o manipolazione che sia il risultato uscito sulla stampa (per fortuna in questo caso incredula) è stato che anche l'Onu attaccava la legge...!?
La seconda viene addirittura da Innocenzo Cipolletta, presidente delle Fs, il quale (secondo me in buona fede e con le migliori intenzioni, va detto) sostiene che la premessa della legge va in direzione opposta a quanto previsto nella legge e da Biagi stesso. Anche qui Tiraboschi rileva una contraddizionen e per dimostrarlo non fa che citare il testo. Nel decreto legislativo di attuazione si parla di "disposizioni (...) finalizzate ad aumentare (...) i tassi di occupazione e a promuovere la qualità e la stabilità del lavoro, anche attraverso contratti a contenuto formativo e contratti a orario modulato compatibili con le esigenze delle aziende e le aspirazioni dei lavoratori". Ugualmente nell'articolo uno della legge 30 vera e propria (perchè ciò che viene definito legge Biagi comprende sia una legge delega che un decreto di attuazione e numerosi altri decreti e circolari, vedi Riforma Biagi su Adapt), si parla di "garantire trasparenza del mercato del lavoro (...), di migliorare le capacità di inserimento professionale dei disoccupati e di quanti sono in cerca di una prima occupazione". Non si trova contraddizione, né ovviamente niente di tutto ciò di cui la legge è sempre accusata. Anzi, a leggerla, la legge Biagi sembra il manifesto di lotta dei precari.

6 commenti:

Ladypiterpan ha detto...

A me pare che qui si sta girando sempre intorno e fare sempre e solo tanta demagogia, senza centrare i veri problemi. Sarà che questo fa comodo?
Anna

Unknown ha detto...

La gente ha bisogno di simboli, alcune formazioni politiche funzionano poi meglio contro un "nemico" che nella proposta di soluzioni credibili e applicabili.

La destra ha approfittato dell'assassinio di Marco Biagi per appropriarsi del nome.
La sinistra ha dato la colpa a Biagi (uccidendolo un'altra volta) di tutte le nefandezze possibili.
Salvo poi usare la legge per il discorso call center e senza dire che l'occupazione è cresciuta mantenendo il lavoro "precario" a un livello accettabile e tagliando molte false collaborazioni.

Ma è più facile ragionare per slogan che ragionare!

Loud ha detto...

povera legge Biagi, gliene capitano di tutti i colori ;)

Alessio Maniscalco ha detto...

Non mi meraviglierei affatto se qualcuno attribuisse alla legge Biagi la paternità dell'effetto serra...

angela padrone ha detto...

L'efffetto serra...in effetti adesso che ci penso...

Anonimo ha detto...

Oggi al pranzo di natale mancava il respiro per il troppo fumo di alcuni degli invitati, allora in quel momento ho davvero pensato:

"E' colpa della legge Biagi"

:-S

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