domenica 27 gennaio 2008

ANCORA SUI MASTER...E UN MBA!


A proposito di master, tema controverso: servono o no...e quali? Vi suggerisco di leggere questo articolo di Gianluca Salvatori dal titolo "Jurassic master". La tesi è che il classico Master in Business Administration fosse cucito su misura per un tipo di manager e di impresa in via di estinzione. L'alternativa non è certo chiara né facilmente praticabile. Certo non rincuorerà, ma darà qualche straccio di spiegazione a chi, come Max Cosmico canta "Ho un a laurea e un MBA..." e non si capacita che le difficoltà ancora gli si parino davanti. Tra l'altro pare che il problema non riguardi solo l'Italia, anzi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

quando leggo queste cose inizio tristemente a ridere!cioè,premettendo che il mio obiettivo dopo la laurea è quello di farmi un master uno stage all'estero pagandomelo con i soldi che ho faticosamente risparmiato lavorando,mi chiedo:se ora anche l'mba non dà piu certezze (e io nemmeno avrei i soldi per pagarmi quello che in teoria è il meglio)ma uno che deve fare?bhà....chi vivrà vedrà! valerio

Anonimo ha detto...

Solo noi stessi possiamo dare certezze a noi stessi, il resto sono chiacchiere ...

:-)

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Prime.
I master comunque hanno una loro utilità. Tanto per cominciare è lì che inizia una prima crudele competizione col vicino, in cui a emergere sono prima di tutto le qualità. Senza contare che, informandosi bene, si può tranquillamente finire in master di tutto rispetto, imparare il più possibile e cercare di riportare tutto quello che si è imparato, competività compresa, nella ricerca di un lavoro. Il master, per mia esperienza, è enstremamente selettivo, perché mette a nudo le pigrizie di taluni e l'iperproduttività di altri. Io, quindi, dico ok ai master, purché non dieventino l'alibi per restare a casa con mamma e babbo. - Arnald

Anonimo ha detto...

Rieccomi, cara Angela!
Sono d'accordo con Prime e Arnald.
Per quanto mi riguarda, devo ammettere che l'MBA mi è servito per due ottime motivazioni (e ora parto con un bell'elenco puntato, molto manageriale):
- mi ha permesso di applicare molti preziosi insegnamenti al settore di mio interesse: la musica!
- mi ha permesso di comporre il mio cavallo di battaglia! ^_^
La "mia" verità è che i master non devono essere visti come un fine (per me, all'epoca, è stato così: contavo molto sul cosiddetto "placement" di fine master e dunque la sicurezza di un ottimo sbocco professionale - qualunque fosse l'ambito lavorativo!) ma come uno strumento per realizzare al meglio i nostri obiettivi. Il punto è avere ben chiaro fin da subito cosa ci piacerebbe fare.

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