lunedì 6 aprile 2009

Solidarietà e razionalità

Come è bello e facile dare la solidarietà alle vittime del terremoto! Per chi però si pone sul serio il problema di che cosa bisognerebbe o si sarebbe dovuto fare, suggerisco la lettura di questo perfetto pezzo di Marco Cattaneo, direttore responsabile delle Scienze ,"Prevedere i terremoti o adeguare gli edifici?".
La prossima volta che ci sarà un brutto terremoto, per esempio in Calabria o in Campania, chiediamoci come avremo risposto a queste domande,

2 commenti:

Alex ha detto...

E ora i costruttori fanno autocritica: avventurieri tra di noi - «Un terzo degli impresari qui ha lavorato senza scrupoli, attratti dalla febbre del mattone» (Corriere della Sera)

Mi prudono le mani quando sento la litania dei servi scemi dell'informazione che dicono "non facciamo polemiche sui morti".
Semmai è il contrario. Non vanifichiamo la morte di quasi 300 persone! Quanti altri bambini devono lasciarci la pelle prima che si metta fine al far west della speculazione edilizia?

Abbiamo avuto ben 3 condoni edilizi: 1984, governo Craxi, 1994 e 2003 governo Berlusconi. Vogliamo davvero credere siano serviti a qualche architetto-genio incompreso che voleva regalare una bellissima città a poveretti senza casa, ed era ostacolato dalla dittatura dei Pecorari Scanii? o è più probabile che siano serviti a palazzinari senza scrupoli che, a suon di mazzette e politici compiacenti, hanno tirato su migliaia di case-schifezza fatte a risparmio, rivendendole a prezzi esorbitanti? Abbiamo la stragrande maggioranza di edifici pubblici non a norma (vedi i soffitti delle scuole, che crollano anche senza calamità naturali).
In Italia le più elementari norme di sicurezza (tipo avere gli estintori nelle fabbriche) sono viste come un fastidio, un orpello burocratico. Lo stesso piano-casa una settimana prima del terremoto, riduceva le norme antisismiche (ovviamente adesso quel testo è stato completamente rifatto alla luce del disastro dell'Aquila!!!)

Ci vogliono agevolazioni per chi ricostruisce case e edifici puntando al risparmio energetico e alla sicurezza. Penalità (e, possibilmente, galera) per chi risparmia sui materiali di costruzione. Espulsione immediata dagli ordini professionali per quei tecnici che si lasciano corrompere.
In Alto Adige hanno le cosiddette "casaclima" (KlimaHaus). Risparmiano fino al 90% (sic) energia e riscaldamento. Perché non possiamo adottare questi esempi virtuosi? Possibile che per noi la casa deve restare il mezzo con cui uno strozzino strizza i soldi a poveri giovani in cerca di un tetto, costretti a pagare carissima una casa infima?

Pedro ha detto...

Ciao Italia.. volta por Hispania... www.hoteles.es

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