Giovani leoni e leonesse
E così Debora Serracchiani, recente scoperta del Pd, definita spesso ”ragazza” nonostante i suoi quasi 40 anni, ha avuto una valanga di voti ed è stata eletta al Parlamento Europeo. Speriamo che non se la scordino lì. Perchè lei è l’incarnazione del desiderio di novità, di schiettezza, di donne e giovani che hanno qualcosa da dire nel partito democratico. E non solo. Debora Serracchiani non sarà contenta, ma io la metto in compagnia di tutte le altre novità di queste elezioni, tra Europee e Amministrative.
Ci sono molte piccole e grandi sorprese. Da quelle ormai ovvie e che sono esplose in faccia a tutti, come l’affermazione dell’Italia dei Valori, alla valanga di preferenze (con la stessa Idv) di De Magistris, giovane magistrato finito nel mirino del centrodestra. Ma è un segnale importante anche l’elezione (e con tanti voti) delle ex candidate-veline, le belle scelte dal Cavaliere per le loro qualità mediatiche. Un nome per tutti: Barbara Matera, anche lei trionfalmente diretta a Strasburgo. Aggiungerei a questo gruppo, messo insieme con una prima veloce scrematura, anche Matteo Renzi a Firenze, trionfatore delle primarie del Pd, ma anche Roberta Angelilli, Pdl.
Io sento, in una parte dell’elettorato, (certo, non in tutto, non in quello che ha scritto i nomi di De Mita o di Mastella, ma in una parte importante) un’ansia di farsi rappresentare da persone che portino idee, stili di vita nuovi, magari più simili a chi li vota: donne, giovani, fuori dalle vecchie ideologie del Novecento, che possano portare in politica un bagaglio più vario, più concreto dei politici di professione vecchio stampo, e ancora a caccia di un nuovo sogno politico.
A tutti loro , a destra e a sinistra, e a noi, faccio tanti auguri.