DRAGHI E I GIOVANI "MORTIFICATI"
AGGIUNTO IL LINK DELLA RELAZIONE
L’Italia non cresce. Ma è ora che torni a farlo se non vuole scivolare sempre più indietro rispetto agli altri paesi europei. E’ un punto chiave daella relazione di Mario Draghi nelle Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia. Chi vuole può leggere qui la relazione integrale.
I principali elementi negativi che aggravano il nostro sistema, ha sottolineato Draghi sono il Mezzogiorno e i giovani. Questi ultimi, in particolare dovrebbero essere protagonisti della ripresa. Ma sono spesso ”mortificati -testuali parole del governatore - da un’istruzione inadeguata, da un mercato del lavoro che li discrimina a favore dei più anziani, da un’organizzazione produttiva che non premia il merito, non valorizza le capacità”.
Scuola, conflitto giovani-anziani, merito, capacità. Sono tra i punti sui quali spesso ci arrovelliamo qui. Ecco perché credo importante mettere in risalto le parole del governatore. Che non hanno risposte facili, e neanche soluzioni indolori, va detto. E che si sommano a tutte le altre difficoltà, legate al debito pubblico, al sistema finanziario, e, aggiungerei io, a un paradigma culturale per certi aspetti arretrato.
Ma se i giovani stessi non si batteranno perché questi siano i temi sui quali va concentrata l’attenzione (di tutti: del governo delle imprese e delle stesse famiglie), saranno loro i primi sconfitti, e tutto il resto del Paese insieme a loro.
5 commenti:
Il quesito vero da porci è in questo caso: ma i giovani, davvero se ne rendono pienamente conto?
anche io mi interrogo. A volte mi sembra che ci preoccupiamo di più noi "adulti", di quanto non si preoccupino i veri giovani. basti vedere quanto poco intervengono...
La scuola e l'università sono la causa prima delle difficoltà che i ns giovani trovano nel mondo del lavoro.
Il potenziale conflitto generazionale è la sfida che abbiamo di fronte per effetto dell'invecchiamento del nostro paese.
Terreno scivoloso.
Per ogni giovane che si batte con le unghie e denti per emergere, ce ne sono altri che si nascondono dietro l'alibi precarietà per non fare niente nella vita. - arnald
Arnald! Come sono orgogliosa di voi..
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