TORINO E PIOGGIA
Qui a Torino si parla molto del rischio alluvione. In realtà, chi come me è abituato alle improvvise e torrenziali piogge romane, si guarda intorno e non vede un granché. Però la DoraBaltea fa paura, il Po anche , per non parlare della Dora Riparia.
Comunque, per ora non sono andata sott'acqua e ieri sera abbiamo finito tardissimo il dibattito alla Fondazione CRT. La cosa più bella della serata è stato il pubblico: tanti ragazzi, tantissimi. E molto partecipativi, pieni di voglia di parlare e di capire. Fatto raro. Grandi complimenti quindi alla Fondazione CRT, che evidentemente è riuscita veramente a investire su persone interessanti e attive. Purtroppo, dalla mia esperienza, non è sempre così e anche ieri sera un'insegnante ha raccontato la sua esperienza: dopo 25 anni di insegnamento, negli ultimi anni si trova con ragazzi ai quali non interessa niente del futuro, del mondo, di ciò che li aspetta, nemmeno della loro personale strada post-scuola, e lei non sa come prenderli.
(Nella foto, sulla destra, il professor Miglietta della Fondazione CRT)
Ecco perché io insisto sul fatto che non bisogna rappresentare la realtà in modo esageratamente negativo, perché così i giovani si sfiduciano ancora di più. E' importante rappresentare i problemi e dire loro che non sarà facile, per niente. Ma se crederanno in se stessi e nei loro sogni, se non si risparmieranno e accetteranno anche qualche sconfitta, possono avere delle soddisfazioni. Interessante, tra i racconti di ieri, la storia di Francesco Capello, giovane ricercatore che vive, come dice lui, tra Manchester e Leeds e si occupa di letteratura italiana e psicanalisi all'università in Gran Bretagna. La sua strada per ora l'ha trovata lì, e certo in Italia avrebbe delle difficoltà in più. Ma come dico sempre, muoversi è una risorsa e anche andare all'estero non è una sconfitta. Se poi proprio si vuole riportare il proprio "patrimonio" a beneficio del'Italia, si può sempre rientrare.
Stasera nuovo dibatito sulla precarietà e sulla flessibilità, alla Libreria in via Roma come da programma., verso le 17,30-18. Speriamo di non finire sott'acqua!
4 commenti:
devo dire che sono rimasto molto imrpessionato dai problemi del piemonte riguardo le alluvioni. Mi sembra quasi impossibile che in un'epoca come questa le nostre grandi città abbiano problemi simili
finalmente molti ragazzi che partecipano ...
Forse il vento cambia, se non si è sempre e solo pessimisti ...
:-)
Ciao, ero presente la sera del dibattito della fondazione CRT, credo che il tema del precariato sia davvero molto sottile, credo sia giustissimo fare leva sull'iniziativa individuale e la creatività di ciascuno, ma altrettanto importante è non trascurare di osservare la situazione al contorno, che a volte si rivela bloccante malgrado l'iniziativa e le capacità individuali.
Trovi meglio articolato questo pensiero nell'ultimo articolo del mio blog.
Ciao,
Silvia.
ps. sempre che ti interessi naturalmente ;-)
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