FARE LA VALIGIA E STUDIARE ALL'ESTERO
Quante volte abbiamo parlato di giovani che vanno all'estero: per studiare, per fare delle esperienze di lavoro, semplicemente per imparare una lingua. Oppure che pensano di trasferirsi. ?
Io ho fatto brevi periodi di studio all'estero, alcune settimane alla London School of Economics a Londra, e all'Institute for Applied Languages a Edimburgo. Se c'è qualcosa di cui mi pento, è di non avere fatto molto di più. Eppure, anche quel poco, per me è stato benefico, almeno da un punto di vista personale.Per chi ha intenzioni serie un buon punto di partenza può essere un vero periodo di studio in una università straniera. Non esiste solo l'America. E non esiste solo l'inglese, anche se conoscere un po' d'inglese vi servirà dappertutto, perfino in Cina. Purtroppo va sottolineato che gli studenti italiani che fanno una esperienza di studio all'estero sono pocchissimi. Tra tutti i laureati del 2005, per esempio, quelli che avevano partecipato al programma Erasmus (che pure è una delle strade più seguite) erano appena il 6,6%. Un'inezia.
Mi sembra una buona idea comunque questo libro di Loredana Oliva "Io invece studio all'estero", Sperling&Kupfer, che offre una panoramica delle varie possibilità di studio in altri Paesi e che guida anche all'approccio verso paesi lontani. Sottolinerei, nel titolo, la parola invece , che può essere interpretata in tanti modi. Sarebbe bello se qualcuno raccontasse qui la propria esperienza.
Per chi invece di studiare all'estero preferisce andare, così, tanto per ... segnalo che ho letto su un giornale che in Inghilterra non trovano più nessuno che d'estate voglia andare a raccogliere le fragole! E pensare che andare a raccogliere le fragole in Inghilterra era uno dei sistemi più praticati quando ancora non esisteva Erasmus!
....L'unico rischio è che, dopo l'esperienza all'estero, l'Italia non sembri più così confortevole. Ma la concorrenza è anche questo. ;-)
3 commenti:
Ho un amico che al termine dei 3 anni universitari ha scelto di fare un master a Londra,un investimento e adesso si ritrova con un bel lavoro e un curriculum molto più ricco di molti altri italiani,ovvio sa che per un po di anni non metterà piede in Italia per lavorare ma questo lo si deve mettere in conto fin dall'inizio.
Io non avendo fatto l'erasmus sono reduce da 6 mesi di lavoro in Olanda,sono partito alla cieca per fare un'esperienza post laurea;io lo suggerisco a tutti di farsi un giro fuori dall'Italia prima o dopo gli studi,si impara tanto e si possono fare parecchi confronti.
L'esperienza di membri nel board europeo degli studenti di scienze della comunicazione è stata davvero utile, abbiamo tutti girato parecchio questa vecchia europa.
Nuove culture, nuove idee, nuovo tutto, insomma.
Idem gli altri viaggi di studio e lavoro fatti all'estero - tra i migliori segnaliamo Israele, vale davvero la pena.
Ha insegnato molto a tutti noi.
Buongiorno, desidero segnalare la possibilita’ di un master post laurea in Cina
Tutti i dettagli al sito www.chinabusinesseducation.com
Grazie per l’attenzione
Leonello Bosco
International Marketing Manager
Training College of
National Statistics Bureau of People Republic of China (Shenzhen)
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