mercoledì 5 marzo 2008

RAGAZZE, NON CI RESTA CHE RIDERE



AGGIORNATO CON LINK
Ha vinto una porno-società? Forse è così, si chiede tra l’angoscia e la provocazione Serena Dandini, straripante animatrice di uno dei dibattiti che si sono svolti a Milano, al convegno su donne e stereotipi. (Chi volesse ascoltarlo, in tutto o in parte, può collegarsi attraverso il sito di Radio radicale a questo link). Se è così, la sfida non quella di contrastare le veline, velone, supercasalinghe scosciate: ”Non sia mai!” alza le mani Serena. La sue arma principale è l’ironia, ma non disdegna anche le proposte serie: per esempio un investimento serio nella formazione, nella logica di mercato, non solo sulle donne, ma per tutti coloro che vogliono lavorare in tv. D’altra parte che gli stereotipi sul piccolo schermo e nella pubblicità siano duri a morire lo racconta anche Paola Cortellesi, poliedrica cantante, attrice ma soprattutto autrice con una faccia da bambina: ”Quando siamo in riunione o in sala di montaggio e io sono la persona che alla fine deve decidere...cosa succede? Succede che gli altri, dopo che ho parlato io, aspettano l’ultima parola, l’approvazione di cui tenere conto ,da un mio assistente. Già. Perché maschio”. Racconto ironico e che strappa risate e applausi, soprattutto applausi perché tutte le donne in sala, nel loro campo, hanno spesso fatto la stessa esperienza. Difficile per una donna conquistare la stessa autorevolezza di un uomo... Difficile ma non impossibile. E siccome la Cortellesi è una che ci mette tanta di quella bravura ed energia, alla fine sommerge gli interlocutori. La parola al suo video ”Non mi chiedermi” (anche nella finestra qui accanto), fantastica presa in giro delle belle all’oscuro della grammatica e al tempo stesso oggetto di buffe (ma ususali) pretese maschili; e al duetto finto-femminista con la Dandini. senza parole.

2 commenti:

sara b. ha detto...

buonasera Angela!
credo che il "non mi chiedermi" dovrebbe essere il motto fortemente ironico di un universo femminile che (perfortuna) sta cambiando... a partire dalla ceretta e dalla lunghe file dal parrucchiere.
ma lancio una provocazione sono gli uomini che "non ci devono chiederci" o siamo noi che non dobbiamo ascoltare le buffe pretese del collega in ufficio, del fidanzato e del marito, che come gli uomini sono soliti fare, aprono bocca e gli danno fiato!?!?
sara b.

angela padrone ha detto...

cara sara, non so rispondere. la strada è stretta e ognuna, in queste cose, la deve trovare da sé. sempre però padroneggiando i congiuntivi! perché, a noi, nessuno ci fa sconti

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