DONNE STRITOLATE DAGLI STEREOTIPI
Ho assistito a un convegno - maratona (dalle 9 alle 18 !) ieri a Milano sulle donne, strette tra difficoltà nel mondo del lavoro e stereotipi in tv, nella pubblicità e sui media in generale. Era organizzato dal ministro delle Politiche Comunitarie, Emma Bonino, e ogni aspetto è stato approfondito, con dovizia di dati, con racconti e testimonianze molto interessanti e anche con una notevole dose di divertimento, vista la presenza tra le tante di Paola Cortellesi e Serena Dandini. Mi riservo di raccontarvi un po' di particolari, appena il tempo me lo consente. Intanto riporto qui il commento che ho scritto sul Messaggero di oggi. In questi giorni si parlerà molto di donne, non solo perché l'8 marzo è in agguato, ma anche perché in tanti si stanno accorgendo che si tratta di un tema emergente nel mondo del lavoro e determinante per la possibile ripresa dell'economia italiana. Quindi preparatevi!
di ANGELA PADRONE
In questi giorni tutti i partiti danno la caccia alle donne:
cercano volti femminili da mettere nelle liste di candidati.
Meno male. Anche se quello che alcune temono
e' che si possa trattare qualche volta di operazioni di
facciata, di abbellimento. Un po' come le donne che ''decorano''
le pubblicita' per vendere automobili. Infatti la realt' delle
donne nella vita di tutti i giorni continua ad essere
invece di scarsa partecipazione. Una situazione per
la quale anche l'Unione Europea ci bacchetta e per la
quale il ministro delle Politiche Comunitarie ha lanciato una
serie di iniziative dedicate alle donne e alla crescita economica.
Nell'ambito di questa serie, ieri a Milano si e' parlato di
stereotipi femminili e del baratro che esiste tra la vita delle
donne e la loro immagine in tv, nella pubblicita' e nei
cosiddetti media.
Cosa c'entrano gli stereotipi con il problema di una societa' nella quale solo il 46% delle donne lavora (l'obiettivo che chiede l'Ue e' il 60%) e dove si fanno 1,3 figli per donne (contro i 2,0 della Francia per esempio) ? C'entrano, perche' gli stereotipi ci possono far capire come mai le donne italiane siano ancora poco autorevoli e considerate nel lavoro, mentre dilaga invece l'immagine di veline. Bastera' dire che, secondo la ricerca fatta per la Rai dall' Osservatorio di Pavia, in tv le donne raramente sono protagoniste nei programmi di attualita', o sono interpellate come esperte, mentre spesso ''decorano'' un programma (magari sportivo) o lo presentano (ci sono sempre piu' conduttrici di telegiornali, ma non direttore). E naturalmente, le donne sono ''regine'' della fiction, anche se poi il vero protagonista nella grande maggioranza dei casi e' un uomo. Nelle aziende poi ha ruoli di responsabilit' una piccolissima minoranza di donne, come quel 5% che siede nei Cda delle aziende quotate. Tutte le altre lavorano eccome, fanno il doppio e triplo lavoro anche di madri e assistenti, ma negli stereotipi sono sempre veline o angeli della cucina. E' ora che le donne che lavorano facciano ''rete'', come hanno sempre fatto gli uomini, ha raccomandatao Emma Bonino, che come ministro ha visto tante cordate di imprenditori e ha visto anche tante imprenditrici ''isolate'', come ha detto lei. Nessuno ce l'ha con le veline,hanno sottolineao due personaggi ''comici'' come Serena Dandini e Paola Cortellesi: ''Non sia mai!''. Magari pero' sarebe bello che si parlasse, si', di loro MA ANCHE delle altre, di quelle che in Italia lavorano in media un'ora piu' degli uomini e suppliscono alla carenze di un welfare senza asili nido e poca assistenza agli anziani e alle famiglie. E' auspicabile quindi che l'inserimento di queste donne come candidati nelle prossime liste elettorali non sia solo una questione di immagine.
1 commento:
Deve essere stata una giornata.. densa.
Non vedo l'ora di leggere tutti i dettagli. :-)
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