mercoledì 30 settembre 2009

Qual è la destra, qual è la sinistra?




La Germania tradisce il suo tradizionale partito socialdemocratico e sceglie con decisione quello che noi chiameremmo centro-destra. Le ragioni sono tante e si può parlare del ruolo della crisi, del declino del wlfare state e di altro. Ma è interessante che la Germania decida di farsi governare da due personaggi che in Italia sarebbero totalmente estranei alla tradizione del centro destra, perlomeno come ce lo rappresentiamo noi: una donna e un gay dichiarato. Angela Merkel e Guido Westerwelle hanno vinto le elezioni con un programma liberale-di mercato, ma rappresentano una nuova politica, che supera la tradizionale divisione tra destra-uguale-conservatori, e sinistra-uguale-progressisti. Credo che questo sia il segnale che ci manda la politica del primo decennio del XXI secolo: le divisioni tradizionali sono superate, conservatori e progressisti si trovano ormai in entrambi gli schieramenti, e sempre di più gli elettori si riconoscono in personaggi nuovi e parzialmente anomali (Obama, Sarkozy, in Gran Bretagna il prossimo potrebbe essere Cameron), quelli che si potrebbero definire outsider, anche se non fanno parte, anzi forse proprio perché non fanno parte, di quello che un tempo era l’area progressista. Insomma, la politica si è complicata rispetto ai decenni scorsi. E anche la sinistra nostrana dovrebbe cominciare a rendersene conto.

2 commenti:

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Bloglavoro ha detto...

La sinistra nostrana, cara Angela, è un circolo chiuso e autoreferenziale, peggio della blogosfera italiana. Hanno in testa solo congressi e congressini, vivono di sé stessi e mentre buona parte del Paese sprofonda nella miseria loro sono impegnati a scegliere un nuovo colore pastello per il simbolo o in qualche altra simile questione di vitale importanza. Da qui all'essere progressisti, gli manca un bel tratto di strada senza il paraocchi del loro autoreferenziale lobbismo.
E' uno dei motivi per cui in questo Paese alla fine vincono le elezioni quelli che elargiscono sorrisi, promesse, sogni, glorie- sempre meglio di chi è chissà dove, a discutere forse di chissaché ;)

Felice che sei tornata a farti viva con il blog, mancavi!

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